Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


30 giugno 2010

20 anni di sala




Italia 90, in effetti, é stato il mio primo mondiale, visto in tv, seguito con spasmo… vissuto.
Ricordo tratti di partita con l'Austria nel girone eliminatorio, lo sguardo fulminato di Schillacci che correva ad esultare per il gol, io e Dina sotto casa di mia nonna con la bandiera dell'Italia fatta da sua madre… pensare a certi momenti tanto spensierati mi fa venire i brividi… che emozioni.
Sono passati 20 anni, detta così mi fa sentire vecchio, però é la realtà, io alcune volte quando penso a me, vedo ancora un monello, timido, e molto timoroso… che in punta di piedi comincia a sentire, inizia a vedere come si muovono le cose, curioso, ma senza alcuna idea sul suo futuro.
Ora scrivo di questo… inizio parlando di un mondiale e mi ritrovo a pensare a me che con la paletta costruivo la pista per le biglie al mare… il potere della memoria, della scrittura, tutto questo é grandioso, ti rendi conto che ognuno di noi ha un' enciclopedia dentro.
Basta riflessioni, o meglio, scrivo, un pò in ritardo, di un anniversario, di un valore acquisito che é cresciuto insieme a me e tanti miei amici e coetanei del bel paese… e non mi riferisco ora all'Italia, ma al mio bel paese… là dove sono le mie radici.
E' l'anniversario della sala… sono già passati 2 decenni… 20 anni di sala.
Lo so, detto così non si capisce un ca@#o, mi sto riferendo al bar video game del mio paese.
Chi non conosce l'ambiente difficilmente può capire… la sala per noi (scusate se mi permetto) é stato un omaggio, una possibilità di avere un posto al chiuso, dove rimanere in compagnia senza rimanere per strada… Oddio… non che fosse così pericoloso, non gira un'anima, però se dovessi racchiudere solo i miei ricordi vissuti là dentro, ne avrei per un romanzo.
Dalla sua inaugurazione fino ad oggi si é creato un ecosistema fatto di musica, baracche, risate e tanta compagnia… mi viene troppo da ridere quando penso alle urla della Lori, che non voleva che entrassimo dalla finestra… ma questo é solo uno dei tanti ricordi.
A sedici anni, quando mi trasferii a vivere in città, per motivi di studio, cominciai a capire… cominciai ad avere materiale sufficiente per intendere quanto certi posti, certi legami, sono indissolubili… e via fino ad oggi… sempre di più… adesso so riconoscere il valore di una serata passata tra 2 chiacchiere e una birra… e questo lo devo anche a questo storico locale.
Perciò, prima che mi venga la saudade le (é una signora ormai) faccio gli auguri e speriamo che possa avere altrettanti grandi anni.

5 commenti:

  1. nelle reazioni potresti aggiungere bello e emozionante...baci

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  2. ehh si, un posto veramente bello.. anche per chi ci andava si e no un mese all'anno... ancora quando ci passo davanti con qualcuno la presento "ecco questa è la sala".. e naturalmente è difficile sia trasmettere che cogliere... la sala è la sala. punto.

    te la saluto? vado su questa domenica...

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  3. Gabri... qnt baracche davvero!!! e le nostre grigliate alla chiesetta?? mi stupisco ancora di come facevano un 20na di giovani a percorrere x innumerevoli volte quella strada per e dalla sala giochi al buio, ubriachi e le ragazze con i tacchi!!! mah?! =)Silvia

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  4. In effetti un post non é sufficiente...forse nemmeno una trilogia basterebbe a raccontarle tutte... eheheheh... un abbraccio!

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