Purtroppo grandi cambiamenti spesso implicano grandi difficoltà, e adesso mi ritrovo a fare i conti pure con un pò di sfiga.
Questo però non é niente se si pensa a quello che é successo nella zona rurale di Rio de Janeiro, una serie di smottamenti ed inondazioni considerata ad oggi la più grande catastrofe naturale della storia brasiliana, che ha messo in ginocchio un intero stato (quello di Rio) e rischia di "sdraiarne" un altro (Sao Paulo).
Come già detto, quando qui piove forte non ce n'é per nessuno*, la furia della natura é incontrollabile, e chi vive in condizioni precarie é il primo a subirne le conseguenze.
Quello che é successo a Rio, ad oggi con più di 600 morti ufficializzati, penso possa succedere in qualsiasi parte del Brasile, in ogni città infatti si possono trovare vere e proprie baracche tirate su alla "bene meglio" spesso dislocate nei posti più scomodi ed improbabili.
Non mi metterò a giudicare, né a fare un relatorio di tutto quello che stanno vivendo le persone e gli animali coinvolti da tale catastrofe, però di sicuro mi viene da chiedermi se mai potrà cambiare la situazione di rischio globale che vive il Brasile.
Io non sono molto ottimista in merito, purtroppo un paese che aspira a diventare una superpotenza non può sempre rincorrere i problemi, é inutile lavorare tantissimo per diventare ricchi se poi devi spendere tutti i soldi in "psicologo e medicinali".
*Nemmeno per me... nel prossimo post racconterò!
Purtroppo il Brasile è nelle mani della incompetente e inefficace politica. Triste vedere scene come quelle di RJ ripetere ogni anno...
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