Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


29 luglio 2011

Funk Brasileiro

Quando nel 2006 venni a conoscenza del gruppo brasiliano Bonde do Rolê, rimasi piacevolmente colpito per la particolarità del genere, ma, non conoscendo una parola di portoghese, l' unico aspetto che potevo considerare era quello musicale in generale.
Ora, a distanza di 5 anni dal mio primo approccio interessato verso questo paese, capisco qualcosa in più di portoghese, e posso dire di essere un pò più vicino alla cultura brasiliana... e mi ritrovo, spesso, ad ascoltare questa musica, ma al 90% delle volte come ascoltatore passivo.
La musica funk brasiliana é da distinguersi assolutamente da quella che noi italiani conosciamo universalmente come Funk, quello americano, per intenderci... é diversa come suono, come cultura, come contenuti culturali.
L' approccio di un gringo (ovvero l' extra-brasiliano) al funk de no artri é mediante il solito universale biglietto da visita, un gesto che chiama ancora una volta il sempre famoso ed indiscusso... c#lo brasiliano... infatti uno dei passi più caratterizzanti del ballo funk é lo scossone del bum bum, come lo chiamano da queste parti... ed é forse uno dei motivi principali per cui riesce ancora a sopravvivere senza crisi del settore.
Quando qui si parla di funk si parla di Rio de Janeiro, si parla generalmente di povão (il popolo, inteso come classe bassa), si parla di favela e casini tra polizia e traffico... e non mi riferisco a quello stradale... spesso, infatti, viene collegato e strumentalizzato affiancandolo solo ad aspetti negativi della società quali droga, traffico di armi, prostituzione... eh sì, non ha una fama invidiabile, ma quello che vi viene detto non vuol dire che sia sempre vero.
Il gruppo di cui parlavo all' inizio, Bonde do Rolê, era arrivato in Italia con una scanzonata Solta o frango e ancor di più con Marina Gasolina, dove Marina era proprio la vocalist del gruppo, attualmente ritiratasi in altri progetti musicali... i testi sono senza troppe pretese, anche grammaticali, e diciamo rispecchiano in parte il modo di parlare del consumatore funk, di chi vive la favela... i ritmi forse sono la cosa più attraente del genere.
Io, sebbene non sia molto a favore di esasperate sboccatezze linguistiche, trovo che ci siano canzoni divertenti, insomma ci son sempre delle cose interessanti in ogni tipo di cultura e così nel funk, ed é per questo che anche questo mi piace, preso a piccole dosi e non ai "milioni" di Watt come viene spesso proposto, é divertente ed aiuta a lasciarsi un pò andare!

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