Connetto il portatile e ricevo una telefonata su Skype da San Paolo:
- "Come sta la tua famiglia? Da loro tutto bene?"
- "Sì, ma... perché!? E' successo qualcosa!?"
- "C'è stato un terremoto, chiamali."
Anche se una parte di me non crede che possa essere successo niente di grave, l' altra si gela e l' adrenalina aumenta il battito cardiaco.
Stanno succedendo tante cose negative nel mio paese, e il fatto di essere lontano non aiuta a sentirmi meglio, anzi.
Per fortuna non è successo granché a Modena, se non tanta paura per quel che ne so, ma ugualmente non mi sento tranquillo, la terra è viva e non risponde alle nostre regole.
In tv vedo tutte quelle cittadine del nord dell' Emilia colpite, i monumenti purtroppo ne hanno risentito molto, alcuni sembrano essere passati sotto un bombardamento... ma anche se alcune persone ci hanno lasciati, mi viene da dire che sì... peccato per i monumenti, centinaia di anni di storia andati in pochi attimi, però le persone sono molto più importanti e dobbiamo capire che poteva andare peggio.
Ora cerchiamo di andare avanti, superare questa inaspettata difficoltà e cerchiamo di essere uniti.
A mio modo Vi sono vicino.
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