Checché se ne dica, sono mille i motivi che mi rendono orgoglioso del mio paese, anche se ammetto che la maggior parte di questi sono legati ad un passato.
Ci sono comunque, ancor oggi, alcuni popoli che hanno una visione molto positiva del nostro stivale, tra i quali c'è proprio il popolo brasiliano.
Il brasileiro "medio" del sud, e se volete dico anche di Santa Catarina per non allargarmi troppo, è molto incuriosito ed affascinato dal "mondo" Italia, per tutto quello che ha sempre sentito dire dai media e, ancor più, dai parenti emigrati in queste terre.
Chiedete a qualsiasi persona incontrata per strada da queste parti: "cosa sai dell'Italia?" e loro, dopo la classica parolaccia o addirittura una bestemmia immemorabile (ereditata dai cari vecchi nonnetti), vi diranno cose per lo più belle del nostro paese, e a mio avviso non sono così lontani dall' avere ragione, anzi, se togliamo l'immondizia insediatasi ormai da sempre nella nostra società, troviamo innumerevoli cose positive che appartengono al nostro territorio.
La scuola è poi un luogo fantastico dove impararne sempre una nuova, i miei alunni, infatti, sono fantastici.
Mi danno sempre mille spunti per riflettere sul nostro modo di essere, ovviamente ci sono mille luoghi comuni, come dappertutto, ma ci sono anche delle osservazioni anche semplici che mi lasciano curioso tipo: "perché gli italiani hanno il naso grande?"... all'inizio dicevo "ma che minc#@a dici!?"... poi ci penso bene e, a parte qualche nasino da figh#tta, non possiamo negare che abbiamo tutti una certa importanza "nasale" (me incluso).
Allora mi chiedo, ma se molti di "questi qua" sono discendenti italici, come mai hanno quasi tutti un nasino da figh#tta!? Perché a parte qualche raro caso di gigantismo nasale e quella percentuale medio-bassa di nasi rifatti, sia uomini che donne hanno dei nasi per noi "ridicoli"... sarà mai che il mix culturale smussa gli angoli!?
Se fosse così dovrei dirlo ai miei amici reggiani (scusate, questa la capiamo in pochi).
Tralasciando il fattore estetico, il brasiliano medio è molto simile all'italiano medio, gran voglia di comunicare, di stare in compagnia, lasciare tutto per dopo, e molto simile anche nei modi di fare il furbo, persino nell'essere tamarro... assisto quotidianamente a delle situazioni che spesso dico... "noooooo, che tamarro!!!" poi ci penso un secondo e mi rendo conto che è come se fossi ancora in Italia.
Ci sono ancora tanti lati diversi che ci contraddistinguono, certi caratteri brasiliani dai quali potremmo imparare e quelli dove, invece ,possiamo dire la nostra... ma la differenza è quello che ci rende perfetti, unici, oggigiorno di cloni se ne vedono anche troppi.
Se volete godervi una delle tante meraviglie d'Italia, guardatevi questo bellissimo video su Matera:
Montanaro sei ancora in Brasile? Mi piacerebbe poterti contattare magari per mail cosi mi puoi dare due dritte in più...mi chiamo Michele e la mia mail è micheletenca@yahoo.it
RispondiEliminaCiao Michele, sì certo, sono ancora qua. Puoi contattarmi quando vuoi, la mail è unmontanaro@yahoo.com
RispondiEliminaA presto,
Hahaha questa parola ¨tamarro¨ che ho imparato in Italia, mi è rimasta talmente impressa che adesso tornata in Brasile da qualche mesi mi viene in mente quando vedo qualcuno vestito o con un atteggiamento così tamarro...ma nessuno qua potrebbe capire esattamente il senso della parola. Interessante che le parole appartengono molte volte ad un contesto unico...leggo spesso il tuo blog! Buona settimana! Cris
RispondiEliminaSì, la parola "tamarro" è nostra... ma ci devono essere delle parole simili per descrivere certi tipi di atteggiamento, no?
EliminaQui si usano parole come brega o cafona per esempio, anche se forse non descrivono esattamente la stessa cosa.
Sì, queste parole vanno bene, ma appunto non hanno un significato preciso sarebbe qualcosa di grezzo anche, nn solo fuori moda.
RispondiElimina