Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


17 maggio 2010

Passione...storia di una novela



Stasera,esattamente ora,stanno passando la puntata "pilota" di una nuova novela chiamata "PASSIONE".
La storia narrata é sempre quella...non ci vuole certo un genio a capirlo...amore,corna e sti caz_i...lo sfondo...l'Italia...
Le novele sono tutte più o meno uguali...l'anno scorso ci si divideva tra Brasile e India ne "Los caminhos das Indias",l'ultima appena terminata era ambientata in Brasile + qualche scorcio girato tra Grecia e medio oriente ne "Viver a Vida" ed ora fa da protagonista l'Italia in "Passione".
Carino perché sarà modo di vedere quali sono i luoghi comuni che ci riguardano.
L'italia che mostrano é più precisamente la Toscana,l'epoca é contemporanea ma sembra che i tempi siano un pò quelli degli anni 50-60...poi cadono in mix culturali come uno dei protagonisti toscano che parla in napoletano e balla la tarantella...ripetono costantemente "Madonna","Accidenti","Mamma mia"...ed ovviamente uno dei protagonisti é definito un malandro e si chiama BERILO...cazzo...un italiano di nome BERILO!

6 commenti:

  1. Questo è lo stereotipo che i brasiliani hanno dell'Italia. I miei amici "oriundi" avevano l'immagine dell'Italia descritta e raccontata dai loro nonni, bisnonni.
    Hai già avuto l'occasione di andare a qualche festa italiana in Brasile? Troverai tanto di tarantella, di persone che parlano un italiano maccheronico, gesticolando sempre e ad alta voce.
    Sono d'accordo... Berilo e Agnello sono nomi che farebbero ridere un vero italiano :D

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  2. Cavolo Juliana ma scrivi benissimo! Da quanto tempo vivi in Italia?
    Si gli stereotipi ci ammazzano... é una battaglia continua... mi fanno troppo ridere quanto i piú scimmiottano certe parole italiane... io glielo dico che non serve tutto quel diaframma per "impostare" una parola in italiano... ma vaglielo a spiegare te!

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  3. Ma figurati! - come direbbe Totò della novela Passione. Io sono in Italia da quattro anni e studio italiano da quasi 10 anni (ultimamente non tanto). Ho ancora molto da imparare, soprattutto con la scrittura.
    Gli stereotipi che si fanno di voi è un po' più carino in confronto a quello che fanno di noi brasiliani. Io non sopporto vedere le brasiliane che vengono qui a "esportare" l'immagine della donna sensuale che sa (e deve) ballare il samba e conquistare tutti gli uomini con il suo "fascino" (lasciamo perdere cosa significa veramente questo "fascino").
    Non odio il mio Paese e neanche lo amo dal punto di vista patriotico. Quando mi chiedono com'è il Brasile, gli dico che è un paese normale, con i suoi pregi e difetti, lontano dagli stereotipi e del mito del Paese magico.
    Ti saluto!

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  4. Beh se io tra 4 anni parlassi portoghese come te l'italiano sarei a cavallo!
    Hai ragione in merito agli stereotipi, in fondo meglio essere preso per un mangia-pasta caciarone che per qualcosa di un pò più pesante...
    Ciao!

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  5. Sono un napoletano doc e sono in brasile per lavoro e il mio nome è ....... Agnello ed ogni volta che mi presento tutti mi rispondono "passione" ... che barba .... gli italiani non seguono più le telenovele come credo non ridono dei nomi non usuali. Saluti

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  6. Agnello?! Beh allora piacere di conoscerti! Ma cavolo... mi immagino la faccia di chi sente il tuo nome... penso che non vorrebbe sentire altro nome!
    Ad ogni modo, felice di conoscerti... sei a São Paulo?

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