Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


01 dicembre 2011

Spiagge libere

Mancano 20 giorni all' inizio dell' estate e devo dire che il tempo, ultimamente, non ha una logica, un giorno ci sono 20 gradi e piove di brutto, un altro ti ricordi di essere ai tropici e sudi come un dannato.
Una mail alla quale ho risposto una mezzora fa mi sta facendo pensare molto a come sia la "gestione" delle spiagge qui da "noi", e mi rendo conto che certe cose all' italiana (o all' europea) le ho quasi del tutto rimosse... ve l' ho detto... é l' età.
Per curiosità ho cercato su vari siti il significato di: Stabilimento balneare, e sinceramente non ho trovato nessuna spiegazione.
Ok, lo sappiamo tutti che cos'é, e non é questa la cosa interessante, ma ho provato ad immaginare come sarebbero le spiagge locali se fossero gestite in questa nostrana maniera.
Risultato: più ci penso e più mi sembra una ca##ata.
In primis, lottizzare la spiaggia per poterla "vendere" é veramente triste... soprattutto per chi abita al mare, é la privazione di un tuo spazio, che fa parte della tua città... é come se a me venisse impedito di camminare per i sentieri dei miei monti... la cosa mi farebbe al quanto in#@zzare.
E' vero che da noi ci sono delle regole per cui io posso mettermi comunque negli X metri tra il "bagno" e il bagnasciuga, ma perché cavolo devo farmi togliere un buon 80% della spiaggia!?
E per di più... perché devo essere ghettizzato in una parte della spiaggia scelto per me da altri?
Lo so che per molti di noi (italiani) questo é normale, e lo era anche per me... poi viaggiando ho imparato ad apprezzare l' anarchia delle spiagge estere, dove le persone vanno solo ed esclusivamente per godersele, senza pensare per una mezza giornata ai loro intoccabili "spazi vitali".
Già, questo é il grosso problema.
Quando noi paghiamo per avere un pezzo di terra (o di sabbia) "nostro" diventiamo intolleranti con il resto del mondo... non accettiamo che il vicino parli ad alta voce, che ascolti la radio o che parli al cellulare... e tutto questo ci stressa... ma non é tanto il rompipalle del vicino di ombrellone che ci tormenta, é piuttosto il fatto che dal momento che abbiamo pagato uno spazio ne rimaniamo vincolati, e al massimo (se siamo fortunati) ci viene indicato una posizione differente, ma comunque in mezzo ad altra gente, magari anche peggio del precedente vicino.

Ma poi a cosa serve uno stabilimento balneare? Cos' ha in più di una qualsiasi spiaggia del mondo?

Abbiamo bisogno del bar?
Andiamo in una spiaggia e di sicuro c'é qualcuno che vende... solo per dare un' idea, nella spiaggia principale di Balneario Camboriù passa di tutto:
- l' omino del cocco;
- l' omino del panino naturale;
- l' omino delle bibite;
- l' omino del gelato;
- l' omino dello zucchero filato;
- l' omino del cocomero;
- l' omino del churros ce l' hai alle spalle (quindi, occhio!);
E in più... sono tutti molto gentili e simpatici!

Vogliamo i campetti da beach volley o da racchettoni?
Qui tutti fanno sport e se hai voglia di buttarti in un match nessuno ti rifiuta un posto in squadra.

Cerchiamo l' animazione?
Beh ragazzi, per quello ci sono dei c#li marmorei (scusate non potevo trattenermi!) che vi danno un' animata che ve la do io l' animazione!