Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


31 dicembre 2010

Segno di vita

Quanto odio la tecnologia a disservizio dell' uomo.
Non ho portato con me il mio piccolo mac e così scrocco connessioni per non lasciare alla "guazza" il mio blog.
E' dal 26 che cerco di entrare on line per scrivere qualcosa ma non ne ho la possibilità
Ad ogni modo, la neve, come preannunciato, é arrivata la notte tra Natale e S. Stefano... 20 cm di magia a ricoprire gli alberi spogli e il grigiore classico degli inverni montanari.
Non c'é periodo più bello dell' anno che questo, nonostante io adori mare e caldo, fin da bambino ho sempre sognato il Natale ma soprattutto quei giorni che vanno dal 23 al 31 dicembre, carichi di... tortellini, cioccolata in tazza con panna e vin brulé.
E così, anche quest' anno sta andando così, ritmi rallentati dal freddo, in famiglia e con gli amici, diviso tra casa, pianura e sala.
Sto mantenendo le promesse culinarie, ingurgito come un pazzo qualsiasi cibo mi venga proposto, giusto ieri sera ci siam fatti fuori tagliatelle al tartufo, porcini fritti, gnocco e crescentine, tiramisù... non ho fondo, non riesco a trattenermi e, ancora peggio, non riesco a sentire lo stimolo della fame da almeno 10 giorni... ma il bello é che mi sento totalmente giustificato, zero sensi di colpa.
Mentre, qualche giorno fa, ingurgitavo una forchettata di arrosto fatto da mia nonna, mi é ritornato alla mente quel cretino che in Brasile mi diceva... "non hai mai mangiato un Bis in tutta la tua vitaaaaa!? Allora non hai mai vissuto!!!"... beh, a quel poveretto avrei voluto dire di andare affanc##o, non so perché non l' ho fatto ma adesso lo faccio... per chi non lo sapesse sto Bis é un ca##o di snack al finto cioccolato prodotto dalla Nestlé.
Già il cioccolato merita sicuramente un post, ma non ora, c'é una cena che mi aspetta.

25 dicembre 2010

Cronaca di un Natale italiano

Sì, il montanaro in Brasile é momentaneamente diventato un montanaro in montagna... sono tornato a casa per stare con famiglia ed amici... cosa si può chiedere di più!?
E cosi mi ritrovo qua, a casa.
Ho immaginato tante volte il mio rientro, i tanti abbracci da spartire generosamente e le tante cose da raccontare... sai com' é, un cambio di vita porta qualche novità... e invece, abbracci a parte, non é uscito nulla delle mie "avventure", non avevo molta voglia di parlare di me, ma piuttosto di sentire voci famigliari, quelle con le quali sono nato e cresciuto.
Mi rendo conto di quanto sia bello capire tutto, avere "piena" padronanza di una lingua, dei discorsi, sapere che se si parla di mister x sai già il perché e per come, in fondo é rilassante... non ti devi spremere il cervello... non so, forse é una ca*#ata, però ne avevo bisogno.
Oggi é Natale (e in ritardo vi faccio i miei più grandi auguri) e mi sto attenendo alla lista di cibi scritti in un passato post, cominciando ovviamente dalla pizza.
Tiriamo quindi una riga sulla pizza con lardo di colonnata, salsiccia e aceto balsamico, una sui tortellini ed una linea sul vino, una linea mooooolto lunga, e non pensate che sia finita lì.
Cibo a parte fa freddo, sono ancora un pò scioccato dallo sbalzo 33°-3° in un giorno e mezzo di viaggio, ma per il resto mi piace, fa parte di me, come il silenzio del mio paesello... a proposito, le temperature stanno scendendo e l'acqua sta cominciando a diventare neve.

20 dicembre 2010

C'é c#lo e c#lo!

Un mito riconosciuto mondialmente, una passione che unisce miliardi di persone, quando si parla di lui si pensa subito al Brasile... no, non voglio parlare di Pelé tantomeno di calcio, é giunta l'ora di parlare di c#lo! E, in particolare, del vero e proprio del cul...to brasiliano per il fondoschiena.
Io in quanto zuccone, spesso non riesco nemmeno a capire gusti differenti dai miei, sono così convinto che certe mie "passioni" siano indiscutibili che non mi pongo dubbi in merito, e credo che tutti debbano pensarla come me.
Ma ognuno ha i suoi gusti, grazie a Dio, e in ogni parte del mondo si trovano differenti passioni relativi al corpo di uomini e donne, basti pensare a quelle zone d' Africa dove la bellezza femminile viene vista nella corporatura particolarmente in carne, sinonimo di prosperità e cura dell' ambiente famigliare.
Io, di mio, nelle donne ho sempre apprezzato la taglia medio-piccola... di c#lo intendo... mai stato un integralista del fondoschiena eh!? Ma diciamo che potendo scegliere, propendevo a quel sederino appena pronunciato.
Ora, mi ritrovo nella patria del sedere, una nazione grande quanto l' Europa, piena (laddove vi sia essere umano) di centri estetici, palestre e saloni di bellezza, tutto creato per soddisfare la grande voglia di piacere di questo solare popolo.
Le palestre appunto... qua a BC, ne ho frequentata una per diversi mesi, non la più fashion, ma abbastanza conosciuta, una palestra per gente "media"... beh, come già pubblicato in un altro post, la differenza tra i frequentatori italiani e brasiliani é piuttosto netta.
Per prima cosa, si chiacchiera di meno e si "pompa" di più, sia uomini che donne... altro che fighini con maglietta di Armani e capello perfettino... il sottofondo é dato da musica heavy metal a tutto volume, e il vestiario più "in" é per le donne una tutina super attillata, e per gli uomini lo smanicato di arnold schwarzenegger... per il resto i comuni denominatori sono fatica e sudore!
Così, curioso come uno straniero, ti soffermi a guardare i diversi tipi di allenamento... e scopri tante differenze, ho scoperto per esempio che ci si può allenare dividendo in due il corpo, prima la parte anteriore e poi quella posteriore, questa mi mancava... ma soprattutto sono rimasto colpito dall' allenamento femminile ovvero quanto le donne allenino sedere e gambe.
Il mito locale dice che un buon corpo femminile, nella parte inferiore, deve avere c#lo e cosce pronunciate, ben pronunciate... cosa che all' inizio non riuscivo nemmeno a credere che quelle cose che vedevo fossero umanamente possibili... cosce grandi e muscolose e c#li che ti sfidavano a fare a cazzotti! Incredibile!
Ed in effetti dalla spiaggia al locali noti come la "mulher gostosa", o quella che si crede tale, metta in campo un panettone degno delle migliori tavole italiane, artigianale e bello corposo.
Così anche il mio modo di vedere é cambiato, a distanza di 7 mesi dal mio sbarco, ho rivalutato il mio gusto personale, e in effetti vi dico che quelle 2 gambine secche che mi piacevano prima, ora mi fanno un pò di tristezza... per cui viva il panettone!

Musica di Natale...

Per chiudere in bellezza, un noto programma della rete Globo, ha augurato a tutti un Feliz Natal con una famosa canzone locale reinterpretata dai fantastici Pato Fu (troppo bravi)... vale la pena vedere!

16 dicembre 2010

Caro babbo natale

Da circa una settimana il tempo é cambiato, pioggia, "freddo" e di conseguenza spiagge praticamente deserte.
Non si sa cosa stia succedendo al tempo, in pochi ricordano temperature simili in questo periodo dell' anno... ma a sentire i telegiornali locali, tutto é destinato a tornare alla normalitá, sará colpa del Natale in arrivo?
La cittá é illuminata a festa giá da qualche settimana, e, come al solito, l' esagerazione scende in campo... mega- illuminazione, mega- albero di natale, mega- babbo natale degno di Guinness dei primati.
E proprio questo babbo natale mi lascia perplesso, oltre ad essere enorme, un zavaglio di piú di 15 metri di altezza, é brutto come il peccato, sembra uno scimpanzé invecchiato male, peró se l' han messo lí qualcosa di bello ce l' avrá sto "papai noel"... allora vediamo... ahhhh sí, ce l' ha!
É un fantastico babbo robotizzato, muove testa e braccia meglio del cicciobello... che spettacolo!
Scimmione a parte, tutto é pronto per la grande festa, i turisti stanno arrivando in massa, per lo piú argentini e uruguaiani, negozi presi d' assalto (nel senso buono) e il traffico é bloccato, questo per la gioia di chi, come me, si deve muovere per lavoro.
Son proprio curioso di vedere come festeggiano le persone questo giorno tipicamente freddo e nevoso, qua si sente parlare di feste surfiste, di raggae di natale e tutto intorno a quello che é mare e spiaggia, in fondo non deve essere poi cosí male.

07 dicembre 2010

Reazione agli stimoli

Monotonia, per me, é quando conosci la maggior parte delle domande e relative risposte.
A volte però, monotonia fa rima con comodità e ci piace, perché non siamo sempre al 100 e non siamo nemmeno sempre disposti ad offrirlo, o almeno, io passo delle intere giornate che quel 100 é ben lontano.
Una cosa che ho scoperto di me, é di non essere poi così tollerante come credevo... ma forse dipende proprio da quella storia delle domande e delle risposte.
A molte domande che mi vengono poste qua, infatti, non sono abituato, e così scopro gesti e atteggiamenti delle persone che proprio non condivido... un esempio lampante é dato dal mio lavoro... ma di questo é meglio non parlare.
Sapete una cosa che mi dà particolarmente fastidio qual' é? Il cappellino, quello da baseball.
Sto diventando paranoico? Può darsi, però ci tengo a raccontare questa mia avversione per questo oggetto.
Prima di tutto il cappellino senza un "perché" (sportivo o lavorativo) per me non ha senso e, soprattutto, é di dubbio gusto.
Qua, vista l' immensa influenza americana, lo portano in tanti, il boné (in portoghese), e rappresenta il ragazzo del ghetto, il ribelle, quello che "zio cà ti faccio un c#lo così"... e di solito é accompagnato da un passo "sincopato" con cadenza a destra o sinistra in base al soggetto.
Io non ho avversione per il ragazzo del ghetto, nessun problema, però odio lo sfigatiello fenomeno col vizio del sistemarsi il cappellino.
Il gesto "classico" é ripetuto ogni 3 minuti circa, a meno che l' indossatore non debba intraprendere un discorso del tipo "allora brother vediamo di sistemare sta bazza"... in quel caso il gesto non ha fine.
Vediamo in cosa consiste questo malefico tic nervoso.
Per prima cosa infilatevi quel cavolo di berretto, prendete la visiera con la mano destra, sollevarla dalla fronte, poi intervenite con la mano la sinistra per tenere fermo il cappellino dietro la nuca, riabbassare la visiera sempre con la destra e con la stessa dare una regolare agitatina destra - sinistra per garantire la massima centratura dell' oggetto.
I più "belli" intervengono con una incurvatina della visiera ogni 15-20 minuti.
Io farei una proposta, lasciamo sto cavolo di berretto ai tossici o a chi possiede una cabrio... però quest ultimo deve comprarlo bianco, come alla televisione, nelle recensioni delle automobili.
Lo so, ho dei problemi.

02 dicembre 2010

Corso di corsa

Questa volta ci ho messo un pò di più, non sono ancora riuscito a scrivere del passato weekend... ma cosa c'é stato di così interessante?! Beh un corso di fotografia! Illuminazione in esterno!
Eh... pronti! Un' altra settimana all' insegna della corsa sfrenata sul lavoro, una consegna di un prodotto nato male, un' installazione dell' ultim ora, e così, venerdì sera, torno a casa alle 21e30... morto.
Avrei voluto approfittare del fatto di aver appena fatto gli anni e uscire a festeggiare, ma ero troppo stanco, e così, dopo una serata normale, me ne sono andato a letto.
Sabato mattina... sveglia alle 7. Il corso si svolge tra BC e la spiaggia di Taquaras, bellissima, semi deserta... uno spettacolo.
Questo tipo di corso aiuta a conoscere meglio il profilo del fotoamatore "medio"... l' 80% possiede una Canon, super concentrato sulle tecniche e sull' avant-garde fotografica del 23° secolo.
Fatto sta che mi trovo di nuovo immerso in questo fantastico mondo e la passione prende il sopravvento... mi sento un pò come quei papà di famiglia che chiamano gente a mangiare solo per spolverare il barbecue... mmm barbecue...
Abbiamo a "disposizione" 2 modelle, Natasha e Danielle... una il sabato e l' altra la domenica, una l' opposto dell' altra, una "poposuda" e l' altra secca come un uscio.
Aprofittiamo della loro immagine, abusiamo dei mezzi e affrontiamo la salsedine, c'é chi é più timido e scatta quasi sforzato e chi, come me, che fatica a darsi un freno.
Il prodotto di queste ore di corso hanno dato dei buoni risultati ma soprattutto hanno aperto altri canali e indotto altre domande.
E così anche questi 2 giorni passano, arrivo alla domenica sera disfatto, e sono già proiettato al giorno successivo, al prossimo fornitore da affrontare, alle riunioni e alle pause pranzo fatte di S30* sem folhas verdes e pão sirio.
Sto impazzendo, però son felice.

* S30 é il codice del panino che prendo quasi tutti i giorni... hamburger di soia, carota, pomodoro, maionese di soia.