Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


29 gennaio 2011

Bollino di qualitá

Un grande OBRIGADO a Juliana, per avermi passato questo "selo" una specie di bollino che manifesta l' apprezzamento del suddetto blog... il bollino in questione é brasileiro.
Ora, per meritarmelo, devo seguire le regole di questo tipo di selo, ovvero rispondere pubblicamente alle 2 richieste di seguito"...

Ripassare il selinho ad un massimo di 15 blog che apprezzo:
- Alexandre con il blog di sua figlia Sou mais Agata
- Andrea con Scappo in Brasile
- Cris con Noticias da bota
- Juliana con La nostra italia

... non me ne vogliano i non nominati...

Completare i campi di seguito:
Nome: Gabriele
Musica: Blues
Umore: Propositivo
Colore preferito: Blu
Stagione preferita: Primavera
Come ti piace viaggiare: Senza meta fissa
Una serie tv: Os normais
Una frase o una parola: é tutto un equilibrio sopra la follia
Cosa pensi del selo: fa piacere riceverlo

27 gennaio 2011

Sfondo d' autore

L' immagine che da ieri fa parte del mio sfondo ha un senso, e voglio spiegare cos' é, giusto per non dire che racconto sempre solo delle caz#@te.
La foto in questione é una immagine scattata dall' alto ad un "quadro", che più che quadro é una composizione... di rifiuti.
Qualche giorno fa sono stati comunicati i film nominati agli oscar 2011, ed in mezzo ai tanti nomi e alle tante "sezioni" parteciperà un documentario che tenta di render giustizia alla vita assurda dei catadores de lixo, i "raccogli-spazzatura" di Gramacho, quartiere di Duque de Caxias nello stato di Rio de Janeiro.
Gramacho é considerato il "bidone del rusco" più grande del Sudamerica, non so se questo rende l' idea ma pare che dentro a questa mega discarica lavorino circa 10.000 persone.
L' idea di "creare" arte attraverso gli oggetti ritrovati nell' immondizia appartiene all' artista brasiliano Vik Muniz, il quale é riuscito ad amplificare la voce di queste persone dimenticate dall' umanità, ed ora, dopo aver vinto premi in giro per i festival di tutto il mondo (compreso il Sundance Festival) potrebbe vincere il premio più famoso, l' oscar.
Il nome del film é Lixo extraordinário, il titolo inglese é Waste Land.
Non mi resta che augurare tanta boa sorte a queste iniziative.

26 gennaio 2011

Vive la fête!

E' tanto di quel tempo che non vado ad una festa che mi vien male... vi dico una cosa... se vi ritrovate ad approfittare della sigla della novela delle 8 per accennare 2 passi di samba, questa é la spia di emergenza che vi decreta come ufficialmente fot@#ti.
Ho bisogno di sfogarmi un pò, non mi basta più la solita corsettina sulla spiaggia per eliminare le tossine, ho bisogno di un pò di decibel nelle orecchie, di sentirmi colare il sudore sulla schiena, del truzzo che balla con la starlight in bocca, insomma... ho bisogno di far festa!
E così, tra un mesetto circa, mi vedrò sto benedetto Fatboy slim e fin lì direi di tener botta.
Per la modica cifra di unc#lodisoldi, farò così ingresso per la prima volta, nel tanto agoniato Green Valley... e speriamo li valga tutti.

Per i più duri di comprendonio guardatevi il video sotto e forse vi torna in mente...



Altro indizio...



24 gennaio 2011

Le grandi Hit Parade

In questo grande continente la regola é "non esistono regole", ed é per questo che il Brasile é il sogno di molte persone... e dopo aver visto il video qui di seguito, molti si chiederanno "che ca@#o ci sto a fare io qua, quando in Brasile ci sono artisti di tale carisma!?".
Dopo il "Fiki fiki" e "La canzone del capitano" arriva il prossimo incredibile successo... non sono ammesso insulti ok!?




Inutile dire che il balletto richiede almeno 10 anni di danza classica, 2 lauree al Cepu e... un buon avvocato.

20 gennaio 2011

Piove, non si parla di altro!

Come detto nel precedente post, racconto di un aneddoto accadutomi ormai un mese fa, esattamente la sera prima di partire per le vacanze italiane.
Come tristemente risaputo (e da me ribadito), quando scatta il temporale son c@zzi amari.
E così, da principiante e inesperto, tornando a casa nel tardo pomeriggio da una serie di compere pre-partenza, e tanta fretta di sbrigare alcune cose... lascio l' auto in strada per poi riprenderla non più di 2 ore dopo per recarmi ad una festicciola.
Un pò mi preparo per la serata e un pò c@zzeggio, parlo con alcuni amici su Skype di quanto sono felice di re-incontrarli, quando, per tv, al notiziario locale, passa la notizia di allagamenti nella città vicina, Itajaì.
Penso "Poverini, che sfiga c@zzo! E' proprio vero che i poveracci non possono mai star tranquilli!"... già i poveracci... al ché mia moglie butta l'occhio fuori per capire quanto piovesse in quel momento e... "la strada sembra allagata..." e io "cooooooooooosaaaaaaaa?!?!!!!!" (ovviamente i punti esclamativi erano in maggioranza).
Addosso avevo una braghina veramente poco sexy, poco importa, infilo le (inseparabili) havaianas dell' italia e mi lancio giù per la tromba delle scale (ci mancava solo rimanere bloccato in ascensore)... quante cavolo di scale ha sto palazzo!!!
Dal mio arrivo a terra al conseguente balzo dentro alla macchina saranno passati 3-4 secondi, ma sono stati intensi, ve lo assicuro.
In quel momento ho rivisto gli sforzi ed i nervosi patiti per comprare quella "benedetta" auto, la furiosa litigata con quel minchione della concessionaria, le belle giornate in spiaggia, ma soprattutto vedo quel pistola del portiere (del palazzo) e una carampana (trad. tardona) che da sotto la tettoia nell' ingresso dicono "Oooooooohhhh... poveretto il proprietario della macchina... che sfigaaaaaaaaa!!!"... e proprio in quell' istante lo sfigato (io) balzava in acqua senza nemmeno vedere gli scalini di fronte a lui... dragava il fiume impetuoso, e metteva in moto l' auto (grazie Dio! E' partita!) per metterla in salvo.
Inutile dire che il pistola poteva far qualcosa, visto che ha tutte le targhe e i numeri di telefono degli inquilini, però anche io sono stato proprio un pirla, quella inutile pigrizia poteva costarmi cara.
E la macchina?
Beh la macchina é passata quasi indenne dal fiume in piena... sono arrivato quasi in tempo perché non entrasse acqua... dico quasi perché purtroppo il lato passeggero si era già allagato, ma in fin dei conti in poche ore di stracci raschiati sulla tapezzeria, tutto si é risolto.

18 gennaio 2011

Piove

Non é ancora il momento per la seconda parte del precedente post... la "sorpresa" é stata così grande che non riesco ancora a parlarne tranquillamente... ma ce la farò, promesso.
Purtroppo grandi cambiamenti spesso implicano grandi difficoltà, e adesso mi ritrovo a fare i conti pure con un pò di sfiga.
Questo però non é niente se si pensa a quello che é successo nella zona rurale di Rio de Janeiro, una serie di smottamenti ed inondazioni considerata ad oggi la più grande catastrofe naturale della storia brasiliana, che ha messo in ginocchio un intero stato (quello di Rio) e rischia di "sdraiarne" un altro (Sao Paulo).
Come già detto, quando qui piove forte non ce n'é per nessuno*, la furia della natura é incontrollabile, e chi vive in condizioni precarie é il primo a subirne le conseguenze.
Quello che é successo a Rio, ad oggi con più di 600 morti ufficializzati, penso possa succedere in qualsiasi parte del Brasile, in ogni città infatti si possono trovare vere e proprie baracche tirate su alla "bene meglio" spesso dislocate nei posti più scomodi ed improbabili.
Non mi metterò a giudicare, né a fare un relatorio di tutto quello che stanno vivendo le persone e gli animali coinvolti da tale catastrofe, però di sicuro mi viene da chiedermi se mai potrà cambiare la situazione di rischio globale che vive il Brasile.
Io non sono molto ottimista in merito, purtroppo un paese che aspira a diventare una superpotenza non può sempre rincorrere i problemi, é inutile lavorare tantissimo per diventare ricchi se poi devi spendere tutti i soldi in "psicologo e medicinali".

*Nemmeno per me... nel prossimo post racconterò!

13 gennaio 2011

Vita facile? No grazie! Parte 1

Le vacanze sono finite (!?) e le batterie sono cariche di buoni propositi, il nuovo anno é cominciato e bisogna saperlo affrontare con la giusta grinta.
Ai buoni propositi però si sà, ci si mette sempre il destino, senza del quale i conti non si possono mai fare.
E' una storia vecchia come il mondo, finisci le ferie e subito succede qualcosa che ti fa rapidamente dimenticare delle belle giornate appena trascorse... e anche quest' anno il botto non poteva mancare.
Arriviamo da un viaggio discretamente duro, e sebbene la Tam sia una compagnia decisamente più accogliente delle passate da noi utilizzate, non si può pretendere che la stessa abbia la capacità di far star zitti i bambini sugli aerei... quello stronz#tto davanti a noi ha gridato quasi tutta la notte e dormire é stato un incubo!
Ma che ci vuoi fare, i bambini sono creature del signore (ci si consola così vero?), arriviamo a casa dilaniati e iniziamo già a pianificare le ore successive.
Devo aprire una piccola parentesi sul volo, e cioé sul fatto di affrontare un viaggio completamente intasato da un raffreddore da 6 gennaio, giorno di Epifania, ma soprattutto primo giorno di saldi invernali.
Io non so se questo é comune a tutti o sono io che sono uno sfigato, però se volo col raffreddore, oltre al naso mi si tappano anche le orecchie e il dolore diventa davvero fastidioso.
La sensazione é di avere del pluriball nei timpani e un bambino fetente (oggi ce l' ho con loro) che ci salta in cima a piedi pari... non é facile descrivere il fastidio.
Ma questo non é il botto... é semplicemente un viaggio intercontinentale.
Appena arrivati ci rechiamo al ministero del lavoro a BC, dobbiamo ritirare il libretto del lavoro senza il quale domani (ieri) non posso cominciare il nuovo lavoro... e... "dadaaaaa!" il mio libretto al terzo tentativo non é ancora pronto... non solo... adesso loro mi vengono a dire che dovrò recarmi di nuovo a Floripa e rifarlo da capo... grrrrrrr... ma dirmelo quando era ora no?!
Testo subito il mio portoghese d' assalto alla sezione insulti, e devo dire che le quasi 3 settimane di lingua madre non mi hanno fatto dimenticare le parole un pò più sostanziose, e bravo Montanaro!
Ma questo non é ancora il botto... semplicemente un passaggio burocratico che chiunque si ritrova a dover compiere.

TO BE CONTINUED

08 gennaio 2011

La dolce vita

Le feste sono ormai al termine e la befana é pronta per riportarci in terre più calde... vacanze finite... oddio per intensità e i ritmi, chiamarle vacanze forse é un pò troppo.
Il mio stomaco é esausto, chiede una pausa di riflessione e pentimento, il cibo ingurgitato in questo soggiorno italiano ha oltrepassato le aspettative per qualità e quantità... diciamo che a parte la piadina romagnola, sono riuscito a togliermi tutte le voglie culinarie.
A conti fatti posso dire che avevo proprio bisogno di tornare a casa, rivedere la mia famiglia, rivedere i miei amici (quasi tutti), ritornare ad immergermi in quello che é il mio acquario, anche per poter fare un paragone tra presente e passato.
Il mio entusiasmo di rimettere piede nella società italiana, però, si é affievolito dopo pochi giorni dal mio arrivo... all' inizio ero troppo felice di immergermi tra la "mia gente", con la stessa lingua e la stessa base culturale, però, forse anche per colpa del clima, ho trovato un popolo freddo, nervoso, afflitto da un eccesso di negatività e troppa voglia di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto.
Questo é stato l'aspetto meno piacevole di questo viaggio, ma per fortuna su altri fronti sono rimasto positivamente colpito... diciamo che il positivo l'ho visto tra le persone a me care.
Sono rimasto felice perché, bene o male, tutti i cari e gli amici incontrati sembrano sereni e a posto con le loro storie... chi con matrimonio o figli in arrivo, e bene anche dal punto di vista lavorativo... forse quest' ultimo punto mi spaventava di più.
E' stato veramente un onore riabbracciare tutti, e capisci quanto sia importante il contatto con loro, quanto sia importante saper ascoltare e far tesoro anche dei momenti che sembrano "noiosi".
Del resto in quasi 8 mesi non sembra cambiato molto il mio paese... mi sembra di aver ritrovato tutto al suo posto, dalla politica al "grande fratello" mi sembra rimasto tutto com' era.
Buon 2011, che possa essere un anno felice, stimolante, e che possa farci crescere, sani e con meno chi@vate per la testa.