Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


31 dicembre 2010

Segno di vita

Quanto odio la tecnologia a disservizio dell' uomo.
Non ho portato con me il mio piccolo mac e così scrocco connessioni per non lasciare alla "guazza" il mio blog.
E' dal 26 che cerco di entrare on line per scrivere qualcosa ma non ne ho la possibilità
Ad ogni modo, la neve, come preannunciato, é arrivata la notte tra Natale e S. Stefano... 20 cm di magia a ricoprire gli alberi spogli e il grigiore classico degli inverni montanari.
Non c'é periodo più bello dell' anno che questo, nonostante io adori mare e caldo, fin da bambino ho sempre sognato il Natale ma soprattutto quei giorni che vanno dal 23 al 31 dicembre, carichi di... tortellini, cioccolata in tazza con panna e vin brulé.
E così, anche quest' anno sta andando così, ritmi rallentati dal freddo, in famiglia e con gli amici, diviso tra casa, pianura e sala.
Sto mantenendo le promesse culinarie, ingurgito come un pazzo qualsiasi cibo mi venga proposto, giusto ieri sera ci siam fatti fuori tagliatelle al tartufo, porcini fritti, gnocco e crescentine, tiramisù... non ho fondo, non riesco a trattenermi e, ancora peggio, non riesco a sentire lo stimolo della fame da almeno 10 giorni... ma il bello é che mi sento totalmente giustificato, zero sensi di colpa.
Mentre, qualche giorno fa, ingurgitavo una forchettata di arrosto fatto da mia nonna, mi é ritornato alla mente quel cretino che in Brasile mi diceva... "non hai mai mangiato un Bis in tutta la tua vitaaaaa!? Allora non hai mai vissuto!!!"... beh, a quel poveretto avrei voluto dire di andare affanc##o, non so perché non l' ho fatto ma adesso lo faccio... per chi non lo sapesse sto Bis é un ca##o di snack al finto cioccolato prodotto dalla Nestlé.
Già il cioccolato merita sicuramente un post, ma non ora, c'é una cena che mi aspetta.

25 dicembre 2010

Cronaca di un Natale italiano

Sì, il montanaro in Brasile é momentaneamente diventato un montanaro in montagna... sono tornato a casa per stare con famiglia ed amici... cosa si può chiedere di più!?
E cosi mi ritrovo qua, a casa.
Ho immaginato tante volte il mio rientro, i tanti abbracci da spartire generosamente e le tante cose da raccontare... sai com' é, un cambio di vita porta qualche novità... e invece, abbracci a parte, non é uscito nulla delle mie "avventure", non avevo molta voglia di parlare di me, ma piuttosto di sentire voci famigliari, quelle con le quali sono nato e cresciuto.
Mi rendo conto di quanto sia bello capire tutto, avere "piena" padronanza di una lingua, dei discorsi, sapere che se si parla di mister x sai già il perché e per come, in fondo é rilassante... non ti devi spremere il cervello... non so, forse é una ca*#ata, però ne avevo bisogno.
Oggi é Natale (e in ritardo vi faccio i miei più grandi auguri) e mi sto attenendo alla lista di cibi scritti in un passato post, cominciando ovviamente dalla pizza.
Tiriamo quindi una riga sulla pizza con lardo di colonnata, salsiccia e aceto balsamico, una sui tortellini ed una linea sul vino, una linea mooooolto lunga, e non pensate che sia finita lì.
Cibo a parte fa freddo, sono ancora un pò scioccato dallo sbalzo 33°-3° in un giorno e mezzo di viaggio, ma per il resto mi piace, fa parte di me, come il silenzio del mio paesello... a proposito, le temperature stanno scendendo e l'acqua sta cominciando a diventare neve.

20 dicembre 2010

C'é c#lo e c#lo!

Un mito riconosciuto mondialmente, una passione che unisce miliardi di persone, quando si parla di lui si pensa subito al Brasile... no, non voglio parlare di Pelé tantomeno di calcio, é giunta l'ora di parlare di c#lo! E, in particolare, del vero e proprio del cul...to brasiliano per il fondoschiena.
Io in quanto zuccone, spesso non riesco nemmeno a capire gusti differenti dai miei, sono così convinto che certe mie "passioni" siano indiscutibili che non mi pongo dubbi in merito, e credo che tutti debbano pensarla come me.
Ma ognuno ha i suoi gusti, grazie a Dio, e in ogni parte del mondo si trovano differenti passioni relativi al corpo di uomini e donne, basti pensare a quelle zone d' Africa dove la bellezza femminile viene vista nella corporatura particolarmente in carne, sinonimo di prosperità e cura dell' ambiente famigliare.
Io, di mio, nelle donne ho sempre apprezzato la taglia medio-piccola... di c#lo intendo... mai stato un integralista del fondoschiena eh!? Ma diciamo che potendo scegliere, propendevo a quel sederino appena pronunciato.
Ora, mi ritrovo nella patria del sedere, una nazione grande quanto l' Europa, piena (laddove vi sia essere umano) di centri estetici, palestre e saloni di bellezza, tutto creato per soddisfare la grande voglia di piacere di questo solare popolo.
Le palestre appunto... qua a BC, ne ho frequentata una per diversi mesi, non la più fashion, ma abbastanza conosciuta, una palestra per gente "media"... beh, come già pubblicato in un altro post, la differenza tra i frequentatori italiani e brasiliani é piuttosto netta.
Per prima cosa, si chiacchiera di meno e si "pompa" di più, sia uomini che donne... altro che fighini con maglietta di Armani e capello perfettino... il sottofondo é dato da musica heavy metal a tutto volume, e il vestiario più "in" é per le donne una tutina super attillata, e per gli uomini lo smanicato di arnold schwarzenegger... per il resto i comuni denominatori sono fatica e sudore!
Così, curioso come uno straniero, ti soffermi a guardare i diversi tipi di allenamento... e scopri tante differenze, ho scoperto per esempio che ci si può allenare dividendo in due il corpo, prima la parte anteriore e poi quella posteriore, questa mi mancava... ma soprattutto sono rimasto colpito dall' allenamento femminile ovvero quanto le donne allenino sedere e gambe.
Il mito locale dice che un buon corpo femminile, nella parte inferiore, deve avere c#lo e cosce pronunciate, ben pronunciate... cosa che all' inizio non riuscivo nemmeno a credere che quelle cose che vedevo fossero umanamente possibili... cosce grandi e muscolose e c#li che ti sfidavano a fare a cazzotti! Incredibile!
Ed in effetti dalla spiaggia al locali noti come la "mulher gostosa", o quella che si crede tale, metta in campo un panettone degno delle migliori tavole italiane, artigianale e bello corposo.
Così anche il mio modo di vedere é cambiato, a distanza di 7 mesi dal mio sbarco, ho rivalutato il mio gusto personale, e in effetti vi dico che quelle 2 gambine secche che mi piacevano prima, ora mi fanno un pò di tristezza... per cui viva il panettone!

Musica di Natale...

Per chiudere in bellezza, un noto programma della rete Globo, ha augurato a tutti un Feliz Natal con una famosa canzone locale reinterpretata dai fantastici Pato Fu (troppo bravi)... vale la pena vedere!

16 dicembre 2010

Caro babbo natale

Da circa una settimana il tempo é cambiato, pioggia, "freddo" e di conseguenza spiagge praticamente deserte.
Non si sa cosa stia succedendo al tempo, in pochi ricordano temperature simili in questo periodo dell' anno... ma a sentire i telegiornali locali, tutto é destinato a tornare alla normalitá, sará colpa del Natale in arrivo?
La cittá é illuminata a festa giá da qualche settimana, e, come al solito, l' esagerazione scende in campo... mega- illuminazione, mega- albero di natale, mega- babbo natale degno di Guinness dei primati.
E proprio questo babbo natale mi lascia perplesso, oltre ad essere enorme, un zavaglio di piú di 15 metri di altezza, é brutto come il peccato, sembra uno scimpanzé invecchiato male, peró se l' han messo lí qualcosa di bello ce l' avrá sto "papai noel"... allora vediamo... ahhhh sí, ce l' ha!
É un fantastico babbo robotizzato, muove testa e braccia meglio del cicciobello... che spettacolo!
Scimmione a parte, tutto é pronto per la grande festa, i turisti stanno arrivando in massa, per lo piú argentini e uruguaiani, negozi presi d' assalto (nel senso buono) e il traffico é bloccato, questo per la gioia di chi, come me, si deve muovere per lavoro.
Son proprio curioso di vedere come festeggiano le persone questo giorno tipicamente freddo e nevoso, qua si sente parlare di feste surfiste, di raggae di natale e tutto intorno a quello che é mare e spiaggia, in fondo non deve essere poi cosí male.

07 dicembre 2010

Reazione agli stimoli

Monotonia, per me, é quando conosci la maggior parte delle domande e relative risposte.
A volte però, monotonia fa rima con comodità e ci piace, perché non siamo sempre al 100 e non siamo nemmeno sempre disposti ad offrirlo, o almeno, io passo delle intere giornate che quel 100 é ben lontano.
Una cosa che ho scoperto di me, é di non essere poi così tollerante come credevo... ma forse dipende proprio da quella storia delle domande e delle risposte.
A molte domande che mi vengono poste qua, infatti, non sono abituato, e così scopro gesti e atteggiamenti delle persone che proprio non condivido... un esempio lampante é dato dal mio lavoro... ma di questo é meglio non parlare.
Sapete una cosa che mi dà particolarmente fastidio qual' é? Il cappellino, quello da baseball.
Sto diventando paranoico? Può darsi, però ci tengo a raccontare questa mia avversione per questo oggetto.
Prima di tutto il cappellino senza un "perché" (sportivo o lavorativo) per me non ha senso e, soprattutto, é di dubbio gusto.
Qua, vista l' immensa influenza americana, lo portano in tanti, il boné (in portoghese), e rappresenta il ragazzo del ghetto, il ribelle, quello che "zio cà ti faccio un c#lo così"... e di solito é accompagnato da un passo "sincopato" con cadenza a destra o sinistra in base al soggetto.
Io non ho avversione per il ragazzo del ghetto, nessun problema, però odio lo sfigatiello fenomeno col vizio del sistemarsi il cappellino.
Il gesto "classico" é ripetuto ogni 3 minuti circa, a meno che l' indossatore non debba intraprendere un discorso del tipo "allora brother vediamo di sistemare sta bazza"... in quel caso il gesto non ha fine.
Vediamo in cosa consiste questo malefico tic nervoso.
Per prima cosa infilatevi quel cavolo di berretto, prendete la visiera con la mano destra, sollevarla dalla fronte, poi intervenite con la mano la sinistra per tenere fermo il cappellino dietro la nuca, riabbassare la visiera sempre con la destra e con la stessa dare una regolare agitatina destra - sinistra per garantire la massima centratura dell' oggetto.
I più "belli" intervengono con una incurvatina della visiera ogni 15-20 minuti.
Io farei una proposta, lasciamo sto cavolo di berretto ai tossici o a chi possiede una cabrio... però quest ultimo deve comprarlo bianco, come alla televisione, nelle recensioni delle automobili.
Lo so, ho dei problemi.

02 dicembre 2010

Corso di corsa

Questa volta ci ho messo un pò di più, non sono ancora riuscito a scrivere del passato weekend... ma cosa c'é stato di così interessante?! Beh un corso di fotografia! Illuminazione in esterno!
Eh... pronti! Un' altra settimana all' insegna della corsa sfrenata sul lavoro, una consegna di un prodotto nato male, un' installazione dell' ultim ora, e così, venerdì sera, torno a casa alle 21e30... morto.
Avrei voluto approfittare del fatto di aver appena fatto gli anni e uscire a festeggiare, ma ero troppo stanco, e così, dopo una serata normale, me ne sono andato a letto.
Sabato mattina... sveglia alle 7. Il corso si svolge tra BC e la spiaggia di Taquaras, bellissima, semi deserta... uno spettacolo.
Questo tipo di corso aiuta a conoscere meglio il profilo del fotoamatore "medio"... l' 80% possiede una Canon, super concentrato sulle tecniche e sull' avant-garde fotografica del 23° secolo.
Fatto sta che mi trovo di nuovo immerso in questo fantastico mondo e la passione prende il sopravvento... mi sento un pò come quei papà di famiglia che chiamano gente a mangiare solo per spolverare il barbecue... mmm barbecue...
Abbiamo a "disposizione" 2 modelle, Natasha e Danielle... una il sabato e l' altra la domenica, una l' opposto dell' altra, una "poposuda" e l' altra secca come un uscio.
Aprofittiamo della loro immagine, abusiamo dei mezzi e affrontiamo la salsedine, c'é chi é più timido e scatta quasi sforzato e chi, come me, che fatica a darsi un freno.
Il prodotto di queste ore di corso hanno dato dei buoni risultati ma soprattutto hanno aperto altri canali e indotto altre domande.
E così anche questi 2 giorni passano, arrivo alla domenica sera disfatto, e sono già proiettato al giorno successivo, al prossimo fornitore da affrontare, alle riunioni e alle pause pranzo fatte di S30* sem folhas verdes e pão sirio.
Sto impazzendo, però son felice.

* S30 é il codice del panino che prendo quasi tutti i giorni... hamburger di soia, carota, pomodoro, maionese di soia.

30 novembre 2010

Il cinesino innamorato

Posto un video in inglese con sottotitoli in portoghese... per chi non riuscisse a comprendere mi scriva e provvederò ad una legenda in dialetto.

26 novembre 2010

Non mi piace la pubblicità, ma la faccio!

Il fatto di non mettere alcun tipo di banner e pubblicità é una scelta, questo blog non ha nessuno scopo commerciale, ma per motivi di cuore pubblico un link, che a dire il vero riguarda solo chi vive in Brasile, stranieri (come me) inclusi.
In Brasile, la nozione di impresa, é molto diversa dalla nostra, prevede molto più coinvolgimento dei suoi dipendenti e la meritocrazia fa parte del "sistema" lavoro... che differenza!
E' vero anche che si lavora di più, almeno io e quelli che conosco si fanno un mazzo così.
Per rendere l' idea una mia giornata media in azienda comincia verso le 7e45 per finire mediamente intorno alle 19-19e30... non male eh?!
Beh, bando alle ciance e fiato alle trombe... se qualcuno fosse interessato a partecipare al concorso basta cliccare nell' immagine o nel link a fondo pagina e iscriversi... boa sorte!

25 novembre 2010

Rio ma non de Janeiro...

Un pezzo che ascolto tanto...


Numero 718


Un altro giorno in attesa, come ai "vecchi tempi", a fare la parte dell' immigrato negli uffici della federale... più che una parte é la realtà.
Arrivo a destinazione alle 13e20, parcheggio quasi di fronte all' entrata, e avvicinandomi al cancello vedo un foglietto bianco che indica lo spostamento dell' ufficio immigrati... a circa un km di distanza, in un centro commerciale.
Mi incammino, trovo il posto, entro e prendo il mio bigliettino... numero 718... come 718? Siamo al 304!!! Mi siedo e aspetto lo scorrere dei numeri.
L' aria condizionata é a bomba, fa un freddo bestia e comincia a venirmi quel sonno post pranzo che mi rintontisce quasi ad addormentarmi... ma purtroppo non riesco a dormire, non sono il tipo... non riuscivo neanche a dormire in corriera da Monte a Pavullo alle 7 del mattino!
Mi ritrovo in fila, e in fila si sa, il tempo, é tuo nemico.
Non esiste una posizione comoda per chi é in attesa... accavalli la gambe... prima la destra sulla sinistra, poi la sinistra sulla destra, poi stendi tutte e 2 le gambe, poi una sola, incroci le braccia, le stendi dietro alla sedia... poi il tuo c#lo dice basta e cerca di scappare dalla sedia... un' agonia.
La tipa all' ingresso poi, quella delle "informazioni", si rompe le p@lle ancor più di me... sbadiglia ogni 30 secondi, si tocca il naso, poi i capelli, poi guarda un pò il c#lo di quelli che passano, finché qualcuno di questi le chiede qualcosa e... finalmente può far qualcosa... può parlare! E lì, dà il suo meglio... "prema il primo pulsante!" ...e via... anche questo é andato... l' interlocutore si gira, lei gli guarda il culo (e se é una donna anche le scarpe)... poi si perde nel suo foglietto pieno di nomi.
"João Silveira!"... si guarda intorno per vedere se qualcuno si muove, nessuno risponde e ricomincia trastullandosi i capelli.
Oggi in fondo mi son divertito, ho avuto il tempo di sedermi, di pensare, e scrivere delle cretinate, cosa che da un pò di tempo non riesco più a fare.
Il bello é che proprio ora, mentre sto scrivendo, i miei due vicini di sedia sono incuriositi e sembrano chiedersi "ma che ca@#o sta scrivendo questo!?", "da come scrive dev' essere paraguaiano... non si capisce proprio un ca@#o!"... e poi chissà, magari qualcuno pensa che io sia uno scrittore famoso!
Beh, aspetta che me la tiro un pò...

21 novembre 2010

Allenare lo stomaco

Non voglio arrivare impreparato alla grande abbuffata... il mio stomaco deve essere bello dilatato per sopportare tutto il cibo che voglio ingurgitare nelle mie prossime vacanze italiane.
Il caffé adesso non é più un problema, ho trovato un posto dove é fatto all' italiana e come piace a me... veramente buono. Ora manca tutto il resto.
La lista dei cibi di cui sento mancanza e che vorrò assolutamente mangiare sono:
- Pizza (almeno 6 o 7, pasta fine e gusti tipo: margherita, marinara, lardo di colonnata e aceto balsamico);
- Tortellini in brodo (nonna già avvisata);
- Pappardelle al cinghiale (quelle di Casa Gianino);
- Crescentine, più per gli affettati che per la pasta in sé...
- Piadina, sarebbe bello riuscire a fare un salto in riviera, ma la vedo dura!
- Tagliatelle al tartufo;
Sicuramente mi dimentico di qualcosa... ma parlando di dolci invece penso ai croissant caldi con marmellata, un buon mascarpone, e quelle svedesi... quelle paste con nel mezzo la crema.
Che dire del vino... non che qua non ce ne sia di buono, anzi... però bere un buon vino a costo ridotto quello proprio mi manca!
Che peccato che non tutti possano conoscere certi sapori.
Mi capita spesso di parlare di cibo con i miei colleghi e amici brasiliani, e quando vedono che non conosco un cibo del posto mi dicono regolarmente "Non conosci il tal cibo? Non hai mai vissuto caro mio!"... ma questo non te lo dice chi é venuto in Italia almeno una volta.
L' unico posto che ho conosciuto che veramente ha dei sapori spettacolari é il Perù... sapori e paesaggi da non credere.

20 novembre 2010

Per cominciare bene il sabato...

Un gruppo che qua non ha bisogno di presentazioni, ma che ovviamente dall' altra parte dell' oceano in pochi conoscono... provate questa, vi piacerà!
Buon fine settimana a tutti!

Chiedimi se mi piace il Cerão! Dai!!!

Quanto mi piacciono le vacanze! Il weekend lungo della settimana passata mi aveva fatto d' un bene... e zac! é subito finito.
Cerão era una parola a me sconosciuta fino a pochi giorni fa, ma ora la conosco bene, letteralmente vuol dire "lavorare all' ignoranza"... e sta settimana é stato il leitmotiv che ha dato un senso unico alle mie giornate... dalle 7e30/8 alle 21e30 col c#lo incollato alla sedia al lavoro... li morté... chessà da fà per campà!
L' ho già detto che secondo le statistiche di un noto centro ricerche di Piumazzo, il brasiliano é il secondo essere umano più stressato al mondo? Lo so, noi ce li immaginiamo tutti a ballare il samba, ubriachi e sorridenti, su una spiaggia, palleggiando alla Pelé e con una cachaça in mano... non é così!
E' vero che i brasiliani sono molto più sorridenti di noi, generalizzando chiaramente, ma hanno tanti di quei pensieri per la testa che la metà mi bastano.
In effetti, se penso che in Italia mi arrivava mensilmente l'affitto da pagare, ogni 2 mesi la luce e ogni 6 i rifiuti (più qualche altra menata nel mezzo) e li potevo pagare tutti on-line... adesso, qua, mi ritrovo nel bel mezzo di in una gabbia di matti... arriva tutto mensilmente e molte cose con date tutte sfasate tra di loro... e le file in banca, in piedi (!!!), diventano interminabili... e ovviamente ad orari super-agevolati... sì sì come no!?
Incredibile come ci siano popoli così predisposti al sorriso... li ammiro, sul serio.

13 novembre 2010

Sei mesi

Sono già passati 6 mesi, e non so dire se sono volati o no... é stato un periodo così pieno di novità!
Dopo questo breve periodo di tirocinio brasiliano posso dire di capire meglio tante cose che, all' inizio, credevo di comprendere, già... credevo.
Fortunatamente ci sono cose che ora vedo in un' ottica diversa, e questo mi permette di vivere la giornata in un modo più sano, penso che questo tempo abbia cambiato alcuni lati del mio carattere portandomi ad ammorbidire certe mie posizioni, che inizialmente erano forse un pò troppo rigide.
Anche sta settimana é volata, tanto tempo al lavoro e poco tempo libero... nel weekend mi rifarò!
E proprio venerdì sera é venuto a trovarci un amico italiano, un nostro ex collega di nome Davide, il quale, per lavoro, si trovava a poche ore da noi, e così, aprofittando del fine settimana, é stato nostro ospite fino ad oggi per poi ripartire verso Sao Paulo.
Devo dire che mi ha fatto davvero molto piacere questo incontro, per tanti motivi.
Oltre al fatto di rivedere un volto famigliare, é stato un modo perfetto per conoscersi meglio, e non solo come due persone che condividono una "condizione" di lontani ex colleghi, ma come amici, scoprendo inoltre, di essere molto più simili di quanto si potesse immaginare... sono rimasto molto contento di questi giorni trascorsi in sua compagnia.
Riflessioni a parte, anche questo weekend é stato davvero bello... prima sabato... dove a fare da sfondo sono state le spiagge di Praia do forte e Jureré a Florianopolis, e qualche birretta + una caipirinha alla fragola... ma quanta cachaça c'era!? Pesante!!!
Oggi é stata la volta della Praia do Estaleiro, una giornata fantastica, un clima perfetto e delle onde spettacolari... che divertita!
E domani? Domani niente lavoro... qua é festa... festa diiiii... domani é il giorno deiiiiii... boh, chissenefrega, domani non si lavora e possiamo goderci un altro giorno come vogliamo noi.
Buon inizio di settimana!

08 novembre 2010

Spiagge magiche

Tutto é cominciato un sabato mattina, con una lunga colazione, l' invio della formazione del fantacalcio ai miei amici, e un bisogno assoluto di relax... quale miglior medicina di una giornata di mare? E allora... Bombinhas!!!
Le spiagge attorno a BC sono favolose, si va dalle lunghissime alle piccole e nascoste, ce n' é per tutti: fighetti, maranzi, famiglie ciccione e numerose, fresche coppiette, nudisti e gente "normale".
A 300 metri da casa nostra c'é la spiaggia principale, che va bene, ma che però é bello anche cambiare per un' altra di tanto in tanto, e così succede che montiamo in macchina e battezziamo una meta.
Non voglio fare rabbia a chi sta cominciando a mettere il maglione di lana, o chi ha già una mezza influenza, però mi sembra giusto che sappia, che da qualche parte nel mondo, c'é qualcuno che al posto suo se la sta spassando su un candido manto di sabbia dorata.
Spiaggiamo vicino ad un ristorantino che dà sul mare, stendiamo i teli, ci stendiamo, ci giriamo, ci rigiriamo, un bagnetto e una bella caipirinha di fragola, con quella cachaça che dà un pò di animo alla giornata... ahhhhhhhh, bella fresca... ed é proprio in quei momenti che ti rendi conto del tempo quanto sia vigliacco... non fai in tempo a raccontarti che stai riesci ad apprezzare quella situazione di libidine totale e... azz... sono le 7 di un maledettissimo lunedì mattina, nervoso e con la testa ben lontana dal sole e dal sale del mare.
Ma diciamo che per quello che é durato é stato fantastico!
Non fate caso a quel dito ammaccato... é lo strascico della mia caporetto calcistica in Brasile... ah vida boa...

04 novembre 2010

Non aprite quella porta

A volte non tutto va come vorremmo, e spesso, ci tocca fare 2 volte la stessa cosa... non é piacevole ma quello che conta é il risultato finale, no?
Sono appena tornato da un workshop di produzione aziendale, molto interessante, e mi ha fatto pensare a quanto il tempo sia fondamentale e spesso sia l' obiettivo di ogni persona... avere tempo per sé e poter approfittare della vita.
Già, il tempo... sono giorni di intenso lavoro, fuori e dentro lo studio... quando si é in ufficio si corre per soddisfare ogni miserabile, poi torni a casa e sistemi casina e casini... il tempo sta diventando un optional di lusso.
Chi l' avrebbe mai detto che avrei fatto un post su una chiave?
Sì, una chiave (che per l'esattezza sono 4) ha messo a dura prova la nostra pazienza.
Siamo in due a dividere un appartamento, quindi 2 copie di ogni chiave sono la cosa più normale... chi si ricorda di aver mai avuto problema in merito?
Teoricamente é solo questione di dedicare 5 minuti del proprio tempo, dirigersi da un "chiavarolo" e aspettare che faccia il suo compito... a noi, i 5 minuti, sono durati una settimana.
Andiamo dall' omino delle chiavi, facciamo fare la copia di tutte e 4, torniamo a casa e 3 non vanno... "ma porca miseria che palle"..." va beh, torniamo là domani e sistemiamo la questione"... il giorno dopo é chiuso... e così anche quello dopo, fino ad arrivare al sabato.
Una settimana trascorsa con tempi calcolati, uno aspettando l'altro in ogni movimento fuori e dentro casa... che palle... va beh, dai, c' é di peggio.
Arriva sabato e abbiamo il tempo di tornare dall' omino, dai grande! Entriamo in quella specie di gabbia per orango, diciamo all' essere che le chiavi hanno qualche problemino di funzionamento, e sto qua si lamenta e dice che meritiamo un trofeo perché non é mai successo di sbagliare una chiave! Alé! Fenomeno!
Va bene nonno, sistema le chiavi e sei il numero uno!
Torniamo a casa e non vanno.
Cosa facciamo... torniamo dal mitico e vediamo sta volta cosa dice... arriviamo e fa subito la faccia minacciosa... e noi "guardi... le chiavi hanno ancora qualche problema..." "ah io non so cosa dire, secondo me é la vostra porta ha dei problemi!" tira fuori 12 reais, li schiaffa sul bancone e si gira dall' altra parte.
Cala il silenzio... prendiamo i soldi e ce ne andiamo... peccato, era simpatico! Mavvvvaffffannnncccc@#% và!!!
Allucinati rimontiamo in macchina e il chiavarolo successivo ci fa le chiavi e funzionano al primo colpo.
Che dire... attenti alle chiavate!

31 ottobre 2010

AAA, idee cercasi

Ho la casa da sistemare ma non so dove mettere le cose.
Non ho un tavolino dove appoggiare una qualsiasi cosa, un armadio dove appendere i vestiti, una libreria per le innumerevoli riviste e libri di fotografia e design... non ne posso più di impilarli, anche perché quando cerchi un numero interessante é sempre sotto ad altri 20.
Non voglio spendere soldi, faccio il tirchio, sono obbligato dal costo della vita e dal mio stipendio, che seppur non sia il più scarso del mondo, non mi aiuta comunque in questa fase di investimenti necessari.
Sto pensando a crearmi da solo qualche mobile, ho visto qualche "pezzo" fatto con materiali di recupero, ma in fondo non riutilizzavano oggetti veramente "poveri", tipo cassetta della frutta o simili... io voglio arrivare ad un mix di materiali scarsi per dar vita ad un qualcosa di carino, o almeno di decente.
Qualche idea?

30 ottobre 2010

I soldi non danno la felicità...

La pazza corsa agli acquisti é sol cominciata e già son stanco.
Anche se la paghiamo come completa, la casa, é arredata a metà, mancano tutti quei mobili e quegli accessori che servono per contenere o supportare una qualsiasi cosa, dalle mutande al microonde... il nostro sistema di ordine é impilare tutto... stiamo imparando a sfruttare ogni spazio vuoto disponibile.
Il brutto di certe città minori come BC é che certi esercizi commerciali non hanno orari flessibili, non sono frequentabili dai lavoratori, alle 18e30 massimo 19 son chiusi, e così quelli come me lasciano tutto per il weekend... ottimo modo per essere sempre di corsa e poco abbronzati... mannaggia!!!
L' organizzazione non é stata inventata in Brasile ve lo assicuro, non che l' Italia sia messa molto meglio eh, ma almeno certe cose funzionano e alcune anche al primo colpo... qua bisogna abituarsi a pensare di fare le cose almeno 2 volte, perché la prima quasi sempre non vanno bene.
E allora chi mi conosce mi chiede... ma te che sei sempre così esigente come fai?
Mi inc@#zo come un porco... ma pian piano mi sto smussando, forse un giorno riuscirò a ridurre quel lato pugnetta che fa parte del mio carattere... qua per star bene bisogna imparare a fare tanto per gli altri ma aspettarsi poco dagli stessi... lo so é strano, ma il mio cogitare mi sta portando a questa conclusione.Il Brasile non é per tutti, come ogni paese é a sé... ma a tutti coloro che fossero incuriositi da un' esperienza qua direi che questo paese ha tanti pregi ma non quello di renderti la vita facile.

26 ottobre 2010

A ciascuno il suo... Oktoberfest!

Non era ancora capitato di lasciar passare una settimana tra un post ed un altro... ma di sti tempi puó succedere.
Vediamo di fare un breve relatorio di quello che é stata la settimana passata... lavoro, trasloco, lavoro, trasloco, lavoro... Oktoberfest e trasloco.
Pesante... ho due borse sotto gli occhi che sembrano carrelli della spesa e piú che muovermi agilmente mi trascino come un bradipo... help! Poi di certo anche io non mi do una mano... potevo starmene a casa e fare i "fatti" con calma, ma no... sarebbe stato troppo facile.
Fiacca a parte son poi contento, perché mi son divertito un bel pó ed abbiam fatto una serata alla vecchia maniera.
La differenza tra il vero Oktober e l' imitazione non é tanta, soprattutto se a questa festa si chiedono birra a fiumi, cibi grassi e gente ubriaca... vi sembrerá la vera Baviera.
La cittá che ospita la manifestazione nasce 160 anni fa da una colonia tedesca, Blumenau, e si trova in una valle dove il vento non si adentra neanche per sbaglio... questa "condizione" la rende una città molto umida e per questo non del tutto accogliente.
Arrivati a Blumenau che fare... o bere come dei lavelli o due passi in centro... ma meglio farli da sobri altrimenti possono mandare in crisi... le case sono in perfetto stile tedesco, negozi di vestiti tipici tirolesi, hotel con nomi tipo Neu Bremen, Stuttgart ecc... si rischia di soffrire di allucinazioni... meglio bere chiusi in un bar.
Sabato abbiamo assistito alla sfilata per la via principale del centro... 2 ore... poi, dopo un comodo pasto in centro ci dirigiamo verso l' Oktober, che come quello più famoso si svolge in una zona della città meno centrale e raccoglie tutta una serie di stand addobbati a festa e preparati per ospitare tante migliaia di persone.
Il clima era buono, la gente aveva una gran voglia di far baracca (che ve lo dico a fare!) e varie orchestrine creavano il giusto sottofondo per una festa 100% tedesca... con tanto di gara a chi seccava più velocemente 600ml di birra... dovevate vedere le donne che vi partecipavano... uno dei prossimi giorni posterò il video.
Prosit!

18 ottobre 2010

Considerazioni post-weekend

Il corso mi ha riempito di energia positiva, mi ha fatto bene, soprattutto sotto il punto di vista creativo... era un pò che non ci "davo" con la mia Nikon... e sto weekend devo dire che mi son rifatto, e bene.
La settimana scorsa é stata molto dura, piena di alti e bassi, molti dei quali dovuti al lavoro, non immaginavo di fare tanta fatica per imparare un nuovo mestiere... il mio cervello arriva in fondo alla giornata completamente in panne, ci sono momenti che dico delle cose ed un secondo dopo non mi ricordo se ho parlato italiano, portoghese o dialetto.
E' un bell' esercizio mentale, di sicuro aiuta a stare in campana, col livello di attenzione sempre elevato... poi, quando arriva sera, crollo... faccio delle dormite allucinanti.
La settimana che sta cominciando si prospetta interessante... abbiamo un trasloco infra-settimanale e come gran finale un weekend a Blumenau all' Oktoberfest... chissà che bordello!
Ieri l'orario é cambiato, e la differenza già si vede... adesso le ore che mi separano dal bel paese sono 4, per poi ridursi a 3 il prossimo weekend. Oggi sono uscito dal lavoro un pò prima delle sette, ed era ancora giorno, sono sicuro che questo cambiamento aiuterà a risollevare l'umore grigio di certi giorni difficili... e poi, tra una settimana, abiterò ancora più vicino al mare, e già questo mi riempie di gioia.

16 ottobre 2010

L'illuminazione...

Sono stato un pò assente in questi ultimi giorni, e dire che di cose ne stanno succedendo!
Sono sotto corso anche questo fine settimana, e adesso son stanco e non ho tanta voglia di scrivere, piuttosto posto un paio di foto fatte oggi... fotografare mi rende felice... o almeno... fotografare quello che mi piace... mi carico un casino.
Ahhh... stanotte cambia l' ora... si passa all' orario estivo, perciò saranno 4 ore di differenza.

12 ottobre 2010

Fenarreco, sprechen sie deutsch?

Feriadão é il weekend lungo, quel lunedì o martedì di festa che, attaccati al weekend, ti rendono più piacevole la vita... e oggi era uno di quei bei giorni.
BC é completamente invasa da turisti... hotel, strade e negozi praticamente off-limits... ma trovare un angolo di pace in così tanti km di spiagge non é poi così difficile.
Stamattina, quindi, ci svegliamo presto, mettiamo il costume e ci fiondiamo in spiaggia... sta arrivando l'estate e, dopo l'inverno doppio che mi son fatto, non ho intenzione di perdermene nemmeno un giorno.
Dopo un pò di sano relax, passiamo in agenzia immobiliaria per sistemare un paio di cose e poi montiamo in macchina direzione Brusque... che per la cronaca si pronuncia "bruschi".
Il nostro "compito" oggi é quello di non fare un benemerito c@#zo, e già questo mi mette di buon umore, in più mettici una giornata con un sole splendido... siamo a cavallo!
A Brusque, in questi giorni, c'é una specie di Oktoberfest, si chiama Fenarreco, una festa nata per tirare su due soldi in un periodo che fu molto duro per questa regione, martoriata da alluvioni e innumerevoli smottamenti.
Faccio un passo indietro... il Brasile si sa, é un paese enorme, si potrebbe definire un continente, composto da tanti stati, ognuno con le sue caratteristiche e tradizioni... il sud, dove mi trovo io, é una "regione" di colonizzazione prevalentemente tedesca e italiana, e per questo, chi viene da queste parti, si imbatte in città con caratteristiche tipicamente europee con relative tradizioni molto simili a quelle nostrane.
Eh insomma... la nostra giornata é cominciata in spiaggia, per poi passare ad un clima più tedesco, ci siamo fatti una mezza giornata in questa Fenarreco e ci siamo divertiti un casino, ci siamo goduti una "bella" musica tirolese e mangiati una mega patata ripiena... e due birrozze alla spina che non fanno mai male... prosit!

10 ottobre 2010

Manzoni?! Ma sei fuori?!

Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel momento, i sogni della ricchezza; egli si maraviglia d'essersi potuto risolvere, e tornerebbe allora indietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà dovizioso. Quanto più si avanza nel piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme; l'aria gli par gravosa e morta; s'inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le strade che sboccano nelle strade, pare che gli levino il respiro; e davanti agli edifizi ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, al campicello del suo paese, alla casuccia a cui ha già messo gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprerà, tornando ricco a' suoi monti.

Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli neppure un desiderio fuggitivo, chi aveva composti in essi tutti i disegni dell'avvenire, e n'è sbalzato lontano, da una forza perversa! Chi, staccato a un tempo dalle più care abitudini, e disturbato nelle più care speranze, lascia que' monti, per avviarsi in traccia di sconosciuti che non ha mai desiderato di conoscere, e non può con l'immaginazione arrivare a un momento stabilito per il ritorno! Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa.

09 ottobre 2010

Home sweet home...

Ci siamo, abbiamo trovato il nostro nido... o almeno così sembra.
Dopo mesi di rodaggio abbiamo trovato il "nostro primo vero" appartamento, posizione centrale, a 300m dal mare, vicino al mio lavoro e, molto più importante, una soluzione decente, ed accogliente, ben diverso dai soliti appartamenti visti fino ad ora... avete presente quel film con Brad Pitt... Seven? Con quelle atmosfere grigie e quelle case in gran stile "covo di pu@#ane e alcolizzati"? Beh, la grande maggioranza degli appartamenti destinati alla classe tirchia sono proprio in quello stile.
L'edificio, di cui non ricordo il nome, é un pò il classico palazzo di BC, i piani non si contano, gli inquilini ancora meno, non proprio nuovo di pacca ma presentabile, un bell' ingresso, ascensore panoramico e... dadaaaaaa... palestra, piscina e "salagiochi" inclusa nel prezzo! Ahhhh... già mi vedo quest' estate a fare un bagnetto prima di cena.
Entusiasmo a parte, adesso, si prospetta l' ennesimo nuovo trasloco... solo il pensiero mi dà il vomito, ma sarà tutt' altra cosa rispetto alla transumanza di bagagli sull' asse Italia-Brasile, in un paio di giorni saremo già accomodati.
A presto per le foto...

05 ottobre 2010

Risultati elettorali

Solibello mi chiede "Allora ci dica, chi vince le elezioni?", ed io "beh sicuramente Dilma!"... infatti... si va al secondo turno... che figura... ma cosa posso farci se gli exit poll davano la vittoria "secca" di Dilma con più del 50% dei voti? Mai un sondaggio fu tanto sballato.
Ad ogni modo non si scappa, tra meno di un mese si deciderà il nuovo presidente del Brasile, uno tra Dilma e Serra... vedremo.
Il sistema di voto é differente dal nostro, incredibilmente più efficace e rapido, é tutto elettronico, praticamente si digita la preferenza su di un aggeggio assomigliante ad un vecchio computer ed in poche ore si sanno gli esiti senza dover pagare della gente per contare dei pezzi di carta... "aggeggio" bruttino ma molto efficiente.
Le elezioni che riguardavano gli altri incarichi statali e federali sono fortunatamente finite, non se ne poteva più di auto e camion con musica elettorale a bomba, gente con le bandiere per strada e volantinaggio d' assalto... é finita, e adesso vorrei scendere io in strada a far festa.
Del resto che dire... che come ogni elezione che si rispetti c'é sempre la sorpresa che ti spiazza, ovvero... é stata eletta della gente che ti fa venire qualche dubbio.
Ricordate quel video di candidati assurdi?
Beh, quello più assurdo ha vinto... si fa chiamare Tiririca e la sua frase era questa...
"Sono Tiririca, quello della tv, sono candidato come Deputato Federale, cos'é che fa un Deputato Federale? In realtà non lo so. Ma votatemi e ve lo racconterò. Votate Tiririca, peggio di così non può andare (in portoghese farebbe rima ed era il suo slogan elettorale)."
Ma Tiririca non é l'unico "personaggio" vittorioso... chi non ricorda calciatori come Romario e Bebeto? Anche loro sono entrati nella schiera di chi governerà questo paese.

01 ottobre 2010

Un montanaro corrispondente... in Brasile

Questa mattina, 9e40 locali, il mio cellulare comincia a squillare, mi avvicino... é un numero italiano con prefisso 02... Milano? Chi é che mi può chiamare da Milano?!
Rispondo... e "dall' altra parte" é la redazione di Caterpillar, nota trasmissione di Radio2, che mi chiedeva se volevo andare in onda da lì a 10 minuti, come corrispondente dal Brasile... il mio compito sarebbe stato quello di rispondere a delle domande sulle elezioni Brasiliane.
Porc... subito confesso di essermi chiesto anche io... "so qualcosa delle elezioni?"... poi mi son fatto coraggio, ho accettato, e sono andato in onda.
Se volete sentire l'intervista, la passano oggi alle 18... perciò tra 2 ore (!!!)... ovviamente non aspettatevi un inviato brillante... piuttosto un Brosio della situazione... con voce persa e tremula di chi viene beccato dalla prof a guardare tra le gambe della compagna di classe.
Per chi, come me, non fosse in grado di ascoltarsela live c'é il podcast, disponibile on line da domani... basta cliccare sul titolo di questo blog oppure fare un rapido copia/incolla del link qua di seguito... http://caterpillar.blog.rai.it/podcast/ poi cliccate su una scritta tipo questa... CATERPILLAR del 1/10/2010.

28 settembre 2010

Buoni sapori "esportasi"

Il Montanaro é consapevole della fortuna sfacciata di essere nato in un paese meraviglioso come l'Italia, ed é per questo che spesso sente una gran saudade della buona cucina italiana... uffff.
Ma oggi il sole é sorto anche qua, ho portato un pò di buona tavola... a tavola... é nato il mio primo tiramisù e ammetto che é venuto veramente buono.
Che soddisfazioni dà la nostra cucina?
Non so voi ma più ci penso e più mi sento orgoglioso della mia cultura, sono veramente felice di essere nato nella terra della pizza e del mandolino, e affanc#lo i tantissimi che sparano cacca sul nostro paese.
Ok, finito il momento delle polemiche mi godo il mio momento di personale soddisfazione...
Anche se negli ultimi anni tanti ottimi ingredienti nostrani hanno attraversato l'oceano, non tutto é reperibile, bisogna arrangiarsi e, spesso, accontentarsi di ingredienti e sapori "simili".
Per fortuna però, in Brasile la cucina non é affatto male, anzi, ha degli ottimi piatti, soprattutto quando si parla di pesce e carne... solo che noi, in più, abbiamo dalla nostra un' immensa cultura che ci porta ad assaporare ogni cosa con uno spirito critico e creativo che é di un' altra categoria.
Facciamo tesoro della nostra meravigliosa Italia...

27 settembre 2010

Sei come la mia uno!

Ce l'ho fatta, ho la patente! Ca@#o, non ricordavo l' adrenalina del neo-patentato... adesso posso scarrozzare con gli amici con lo stereo a bomba, grande!
Son soddisfazioni... mi ricordo il mio primo anno di apprendistato al volante della uno verde di mia madre... con 20000 lire di diesel andavi avanti una settimana... una cassetta dei Faith no more e via, a bomba per le strade di Modena... a bomba... per quel che si poteva, la ripresa di quell' auto non era il massimo, ma quando prendeva era un trattore... soprattutto per il casino che faceva.
Qua c'é ancora, la uno... la vendono ancora, si chiama "mille", é identica alla prima versione della uno, neanche la seconda, un pò più carina... quella dell' 83, nuda e cruda... nel 2010 c'é ancora qualcuno che compra un oggetto simile... é poi vero che ci sono allestimenti di tutto rispetto, e persino una versione off-road, un pò più alta, con quei bei parafanghi che san di petrolio... ahhhh il design!!!