Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


01 dicembre 2011

Spiagge libere

Mancano 20 giorni all' inizio dell' estate e devo dire che il tempo, ultimamente, non ha una logica, un giorno ci sono 20 gradi e piove di brutto, un altro ti ricordi di essere ai tropici e sudi come un dannato.
Una mail alla quale ho risposto una mezzora fa mi sta facendo pensare molto a come sia la "gestione" delle spiagge qui da "noi", e mi rendo conto che certe cose all' italiana (o all' europea) le ho quasi del tutto rimosse... ve l' ho detto... é l' età.
Per curiosità ho cercato su vari siti il significato di: Stabilimento balneare, e sinceramente non ho trovato nessuna spiegazione.
Ok, lo sappiamo tutti che cos'é, e non é questa la cosa interessante, ma ho provato ad immaginare come sarebbero le spiagge locali se fossero gestite in questa nostrana maniera.
Risultato: più ci penso e più mi sembra una ca##ata.
In primis, lottizzare la spiaggia per poterla "vendere" é veramente triste... soprattutto per chi abita al mare, é la privazione di un tuo spazio, che fa parte della tua città... é come se a me venisse impedito di camminare per i sentieri dei miei monti... la cosa mi farebbe al quanto in#@zzare.
E' vero che da noi ci sono delle regole per cui io posso mettermi comunque negli X metri tra il "bagno" e il bagnasciuga, ma perché cavolo devo farmi togliere un buon 80% della spiaggia!?
E per di più... perché devo essere ghettizzato in una parte della spiaggia scelto per me da altri?
Lo so che per molti di noi (italiani) questo é normale, e lo era anche per me... poi viaggiando ho imparato ad apprezzare l' anarchia delle spiagge estere, dove le persone vanno solo ed esclusivamente per godersele, senza pensare per una mezza giornata ai loro intoccabili "spazi vitali".
Già, questo é il grosso problema.
Quando noi paghiamo per avere un pezzo di terra (o di sabbia) "nostro" diventiamo intolleranti con il resto del mondo... non accettiamo che il vicino parli ad alta voce, che ascolti la radio o che parli al cellulare... e tutto questo ci stressa... ma non é tanto il rompipalle del vicino di ombrellone che ci tormenta, é piuttosto il fatto che dal momento che abbiamo pagato uno spazio ne rimaniamo vincolati, e al massimo (se siamo fortunati) ci viene indicato una posizione differente, ma comunque in mezzo ad altra gente, magari anche peggio del precedente vicino.

Ma poi a cosa serve uno stabilimento balneare? Cos' ha in più di una qualsiasi spiaggia del mondo?

Abbiamo bisogno del bar?
Andiamo in una spiaggia e di sicuro c'é qualcuno che vende... solo per dare un' idea, nella spiaggia principale di Balneario Camboriù passa di tutto:
- l' omino del cocco;
- l' omino del panino naturale;
- l' omino delle bibite;
- l' omino del gelato;
- l' omino dello zucchero filato;
- l' omino del cocomero;
- l' omino del churros ce l' hai alle spalle (quindi, occhio!);
E in più... sono tutti molto gentili e simpatici!

Vogliamo i campetti da beach volley o da racchettoni?
Qui tutti fanno sport e se hai voglia di buttarti in un match nessuno ti rifiuta un posto in squadra.

Cerchiamo l' animazione?
Beh ragazzi, per quello ci sono dei c#li marmorei (scusate non potevo trattenermi!) che vi danno un' animata che ve la do io l' animazione!

23 novembre 2011

Jureré, Florianopolis

Sono proprio fulminato.
Mi sono ricordato ora che tra poche ore sarà il mio compleanno... la cosa é grave.
Non mi sono mai importato molto di questa data, almeno non negli ultimi anni, però dimenticarsi del tuo giorno forse é un pò troppo... dev' essere l' età! ;)
Rispondo a quelli che mi hanno scritto qualche giorno fa... non ho abbandonato il blog, é solo un periodo un pò più pieno del solito, sto portando a termine tutti i miei "lavoretti" prima di rimpatriare in ferie per Natale, ma sembra che proprio quando credi di essere a posto debba esserci sempre una novità a prolungare il tutto.
In questi giorni ho avuto una piacevole visita di un caro amico italiano, e per me avere degli ospiti, é veramente speciale... soprattutto da quando vivo qui... é un vero piacere.
Così, questi ultimi giorni, ne ho approfittato per fare festa qualche giorno insieme ad Alberto... siamo andati al Green Valley, il 3° club migliore al mondo, e oltre a girare per fantastiche spiagge (tra Balneario e Florianopolis) abbiamo concluso in bellezza con un sabato pomeriggio a Jureré Internacional.
Ecco, vorrei spendere due parole su questa località di Florianopolis.
Jureré Internacional é paragonabile ad una Miami Beach "de noi artri", case bellissime in stile USA, macchinoni per le tranquille vie residenziali e gente "fica" in stile Beverly Hills 90210.
Ci sono alcuni dei più bei locali del Brasile ed é frequentatissimo da gente famosa, tra cui anche Ronaldinho Gaucho, che non contento di far festa in quel di Rio, ritaglia sempre qualche fine settimana per goderselo su queste spiagge, ancora poco conosciute a noi europei... e forse, per ora, é meglio così.
Il fatto che mia moglie mi abbia lasciato partecipare a tale vita mondana la dice lunga sulla fiducia che nutre nei miei confronti, e per questo mi sento veramente fortunato... le sue amiche e colleghe, invece, le dicevano "Ma come fai a lasciar andare tuo marito in quei posti?"... é comprensibile il loro disappunto, gli esemplari femminili che frequentano quelle parti sono da rivista... ed il mio amico sembra che se ne sia accorto.
Sia chiaro, abbiamo fatto i bravi, ma più di una volta mi ribaltavo dal ridere guardando la faccia di Alberto al passare di una pataccona locale... noi uomini italiani in questo siamo "influenzabili", ed facciamo delle faccie troppo ridicole... più o meno la "mossa" é uguale per tutti... capo inclinato in avanti, occhi spalancati e fronte "raggrinzita"... e i commenti... non si tengono.
Até mais!

07 novembre 2011

Un montanaro intervistato... pt.4

Ecco il link di una mia chiacchierata con gli amici di Australiami.com, anche se a volte sono un pò lento nella risposta, é sempre un piacere rispondere a tutti coloro che mi scrivono.
Un amico mi ha già scritto chiedendomi che cosa c'entri il Brasile con l' Australia, domanda legittima... mi vien da dire che oltre ad avere in comune una grande passione per il surf, c'é sempre una grande simpatia tra i due popoli, é l' Australia, infatti, una delle mete favorite dei brasiliani per cominciare a conoscere il mondo là fuori.

05 novembre 2011

Eh già...

Non manca molto, ancora un pò di settimane e sarò in vacanza, la scuola chiude, i miei lavoretti andranno in stand-by e mi ritrovo in questi giorni a fare un pò di extra per finire al meglio l' anno in corso... e speriamo che il 2012 sia pieno di sorprese ma un pò più positive dell' anno che sta per concludersi.
Devo essere sincero, non sento la mancanza di casa, tutti mi chiedono se sento saudade, "Chissà quanta voglia hai di tornare a casa!"... ma a dire il vero se non fosse per la mia famiglia e miei amici più cari non sentirei questa necessità ora, resisterei ancora un pò.
L' amicizia sì, quella mi manca, ho conosciuto tante persone quest' anno, di tutti i tipi, dalle peggiori che abbia mai conosciuto a delle ottime e valide... di sicuro il fatto di essermi esposto alle sorprese della vita ha tolto tutti quei filtri che un' esistenza "agiata" ti risparmia, nel bene e nel male... beh, umanamente, penso che sia più un male.
Molte volte penso a come cambiano in fretta le cose, sono arrivato qui conoscendo appena la famiglia di mia moglie e un paio di persone in più, per poi andare a camminare al sabato mattina in spiaggia e salutare chi passa, quasi come se fossi del posto.
Non vedo la solitudine come un problema, qui troverai sempre chi ha voglia di fare due chiacchiere, quello che é universalmente difficile é la "qualità" delle persone che ti stanno intorno, e per qualità intendo quelle persone che sono realmente adatte a te, con cui sai di cosa parlare e soprattutto che sanno anche tacere, che non hanno sempre bisogno di riempire l' aria di "fuffa", oltre a volere che tu sia uguale a loro.
Farsi andar bene delle persone che non hanno nulla in comune con te non é facile, nei miei periodi "lupo" la mia tattica é isolarmi, faccio le mie cose e mi dissocio dalle persone, dedicandomi di più a quello che amo, ovvero la famiglia, lo sport e la natura... e il fatto di essere vivo.
Eh l' amicizia... da un pò di tempo, ho uno pseudo amico che riversa le sue frustrazioni su di me... gonfia il petto e si lascia andare alle sue saggezze, a volte sembra che non abbia niente di meglio da fare che confrontare la sua vita alla mia, e ovviamente, a suo modo di vedere, la mia é decisamente criticabile! Cosa devo fare... prendo le distanze e aspetto che gli passi il mestruo.
Think positive!

19 ottobre 2011

Santa Catarina, Brasil

Questo video é per coloro che mi scrivono regolarmente per chiedermi di più, della parte del Brasile dove vivo, la regione sud.
Santa Catarina é uno stato molto caratteristico del Brasile, seppur poco conosciuto da noi italiani, é una fetta di Sud America culla di antiche tradizioni europee e nuove prospettive, che col passare del tempo stanno cominciando ad emergere fino a diventare (sono sicuro, fra non molto tempo) sempre più evidenti agli occhi del mondo.
Sono ancora pochi gli italiani che vengono da queste parti, più attirati spesso dalle regioni del nord-est, anche per la loro posizione più favorevole, in termini di rotte aeree.
Sono sicuro che molti di voi rimarranno stupidi da questo volto del Brasile.

Ogni regione ha le sue ricchezze, le sue attrazioni, e tutte insieme formano il ricco potenziale turistico Catarinense.


18 ottobre 2011

Con la sola imposizione delle mani...

L' approccio tipo tra due persone di differenti nazionalità é una cosa molto intrigante, ho sempre avuto molta curiosità per quello che non conosco, e ancora oggi, molte cose mi saltano all' occhio come positive, negative o "dubbie".
Una cosa che ancora per me "dubbia" é come il Brasile sia terra fertilissima per nuove religioni e chiese, se ne trova una in ogni angolo della città, più o meno come le parrucchiere, non so il resto del Brasile ma BC é presa d' assalto da ogni tipo di religione... dalla più standard alla più fantasiosa.
So che mi sto addentrando in un discorso critico, purtroppo parlare di religione é come parlare di politica (o di calcio), cercherò di metterci meno me stesso possibile... proverò ad essere freddo ed imparziale.
Vediamo di analizzare un pò la situazione.
Esistono vari tipi di chiese, quelle cristiane, quelle evangeliche, dalle battiste fino a quelle (ma sono poi chiese!?) dove si ritrovano i credenti dello spiritismo, non mancano ovviamente testimoni e avvocati vari... insomma se siete un pò in crisi e sentite la necessità di farvi accogliere, qui c'é spazio per tutti.
I nomi sono fantastici, si va dalla Palla di neve (dove solitamente si trovano surfisti, alternativi e giovani di classe medio-alta), al Regno dei cieli (classe medio-bassa?), per passare al Regno degli dei (che non si capisce lo stile, ma solo i grandi fatturati annuali)... di sicuro deve esistere anche un qualche Turbo nuvola degli apostoli discotecari, o giù di lì... se ne volete sapere di più basta scrivere chiesa su Google.br e ne trovate a volontà.
Alcuni dati ritrovati su internet dicono che le chiese negli ultimi dieci anni sono più che raddoppiate così come i fedeli frequentatori... ok, mi trattengo dal dire cattiverie.
Chissà mai che in Italia non si vada nella stessa direzione.
La tua azienda butta male?
I fornitori non ti pagano?
Il mercato dell' edilizia non tira più?
Sai cos'é che tira!? Hey calma... niente zozzerie in questo blog...
Pensate con la vostra testa please!

08 ottobre 2011

Il fantastico mondo dei Vlog

La democrazia dei blog non ha limiti, e ci riserva sempre piacevoli sorprese.
Oggi ho avuto il piacere di scoprire questo fantastico vecchietto brasiliano, vispo e simpatico come la media dei nonnetti brasiliani.
Il video é "in portoghese" per cui non tutti saranno in grado di capire.
Il tema trattato é comune a noi italiani, ovvero il lamentarsi della vita, e, con questo video "vlog" (come lo chiama lui) Fernando, lancia il suo appello ai giovani affinché muovano il c#lo, e lascino le lamentele a chi veramente ha dei problemi.


04 ottobre 2011

Ti pettino la muffa!

Il trasloco internazionale non é stato così complicato come può sembrare, non é stato facile, ma come tutte le cose umanamente possibili basta informarsi e fare del proprio meglio affinché tutto riesca al meglio.
Per dare un' idea di quante cose io abbia portato (soprattutto vestiti e riviste), la scorsa domenica ho fatto riemergere dagli scatoloni altri vestiti, tra i quali una felpa sportiva, una di quelle che non dai via perché pensi "chissà, magari in un giorno fresco, se mi vien voglia di andare a correre prima di cena..." ecco sì, non dico impossibile, ma ci sono già troppi "se" legati al suo utilizzo il ché deve fare pensare all' inutilità dell' oggetto.
Questa mattina mi sveglio in ritardo per andare a scuola e devo correre, non posso arrivare tardi... cosa metto... ah sì la felpa dei giorni X, grande... così la uso e non mi sento in colpa per non averla mai data a qualcuno... bravo... la metto senza nemmeno guardarla e scendo dalle scale in tutta fretta.
Prendo la bici ed in 3 minuti sono al cancello della scuola e dopo aver pedalato come un forsennato mi vengono i calori.
Slaccio la zip della felpa e con enorme disgusto noto che l' interno bianco della felpa é tra il giallo e il marrone, sembra che l' abbia messa un merd#ne di prima categoria, una schifezza.
A tutto questo c'é una spiegazione... ecco che metto le mani avanti... a parte il fatto del trasloco, che implica un' esposizione all' umidità fuori dal normale (immaginatevi le vostre cose in un container in mezzo al mare per almeno un mese), l' umidità di Balneario Camboriù é diversa da quella della pianura padana, non a caso qua crescono le banane!
E purtroppo l' umidità é un grosso problema per vari motivi, a partire dalla muffa che procrea in qualsiasi angolo della casa, e, potenzialmente sopra ogni cosa, potreste svegliarvi e dover pettinare la vostra nuova muffa appena cresciuta sulla vostra fronte, bello eh!? L' altro giorno l' ho trovata sul cinturino dell' orologio che era nel cassetto, e ovviamente devo stare attento a tutti gli apparati elettronici, non é un caso infatti che quasi tutti gli uffici siano ben distanti dal lungo mare.
La routine settimanale prevede l' esposizione al sole di un pò tutte gli oggetti a rischio... vestiti, scarpe, macchine fotografiche, ecc... ma del resto c'é chi passa il tempo portando a spasso il cane, chi facendo il sudoku e perché no... chi pettina le muffe!

24 settembre 2011

Una parte di me

In questi giorni si sta svolgendo il Rock in Rio, ovviamente come dice il nome é ospitato dalla cidade maravilhosa, Rio de Janeiro.
Purtroppo sento la grande mancanza di un buono show, nonostante non sia passato molto tempo dal concerto di Seu Jorge, davvero bello, ma siccome in Italia ero abituato molto bene in fatto di concerti, ora questa passione ne risente un pò.
Credo che la mia passione per la musica sia cominciata con questo inizio "Ground control to Major Tom"... l' inizio di Space Oddity, David Bowie... ovviamente io lo cantavo in un modo assurdo... forse oltre ad essere una questione genetica é anche stata ben stimolata, e così, fino ad ora, la musica fa incredibilmente parte di me, della mia vita.
Ho passato momenti che qui definirebbero "brega", quelli in cui i miei gusti erano a dir poco discutibili, con musica terribile, disco commerciale di bassissimo livello... ma sono durati poco, grazie al cielo e, forse, l' età può giustificare tale caduta di stile.
Ascolto di tutto, quasi ogni genere di musica, nel tempo ho maturato gusti molto differenti e che per molti potrebbero essere troppo estremi e incompatibili.
Ho cominciato con ascoltare quello che i miei genitori preferivano, da Bowie ai Deep Purple, per poi cominciare ad avere un gusto mio... e dopo il periodo brega ho scoperto i G n´R, e da lí si é aperto un universo, fatto prima di musica heavy poi estrema, poi passando ad apprezzare sonoritá piú sperimentali e altrettanto coinvolgenti... ma mai dimenticando il passato, anzi, Sepultura e Metallica, in certe sessioni d' allenamento, danno quel giusto doping per affrontare al meglio la fatica.
Tornando ad un discorso più generale, il Brasile ha molto da offrire in questo senso, ci sono degli artisti fantastici, soprattutto nel jazz e nella canzone cantautorale, ci sono personaggi come Yamandu Costa che mi fanno venire i brividi... purtroppo in Italia non arriva sempre il meglio della musica, ma grazie ad internet le barriere sono facilmente valicabili.

La seconda parte di questo post é il finale che non avrei pensato, che c' entra in parte con quanto precedentemente scritto, ma svia dal succo della questione di partenza, ma in fondo... chissenefrega.
La prima parte, scritta come sempre tutto d' un "fiato" é stata interrotta da una pausa fisiologica... non é un modo carino per dire che sono andato a c@g@re, ma per dire che mi sono fermato a mangiare, visto che era l' ora di pranzo.
Così ho acceso la tv, messo su un canale che non guardo MAI, ed esattamente 5 minuti dopo aver scritto "Yamandu Costa" in questo post, una pubblicità richiamava ad uno show che si sarebbe tenuto proprio questa sera a 10 minuti da qui... piccola coincidenza!?
Chiamo una coppia di amici, accettano la proposta per la serata, e alle 20 siamo davanti al teatro pronti a goderci lo show.
Il concerto é stato incredibile, non ho parole, é un chitarrista jazz come mai ho visto in vita mia, e dire che ho già avuto il piacere di vederne alcuni venuti da pianeti lontani, ma non c@zzuti quanto questo.
A show finito lo voglio aspettare per portarmi a casa una foto con lui, dopo 3 anni che la meno a tutti con questo Yamandu, mi sembra il minimo... e dopo 10 minuti dalla fine del concerto lo vedo accerchiato da una cinquantina di fans.
Quando arriva il mio turno gli spiego la coincidenza, poi gli dico che sono italiano e con espressione sorpresa mi dice "Incredibile! Pensa che domani parto proprio per l' Italia!"... scambiamo ancora qualche battuta e il suo essere "umano" mi fa apprezzare ancora di più il grande personaggio che é... e mi fa piacere che con me ci siano degli amici, testimoni di quanto accaduto... insomma, sono ancora estasiato.
L' ultima foto che ho fatto con lui é una chicca, sembra l' immagine di due amici in una serata al bar del paese... dopo la quinta birra almeno.
Che emozioni che può dare la musica!
A volte non tutti i post finiscono come credevo, per fortuna.

17 settembre 2011

Senza titolo

Altre 2 settimane senza scrivere, non so cosa mi stia succedendo... le cose accadono ancora, come sempre, ma mi sento un pò più distante dal mezzo tecnologico, o meglio, non ho voglia di perderci troppo tempo. Chissà se tornerà?
Le giornate corrono, e mi rendo conto che siamo ormai in fondo anche a questo 2011 (ok, mancano 3 mesi) decisamente anomalo, confrontandolo col mio passato.
Sto passando un buon periodo, sereno, tranquillo... chiaro non privo di pensieri, ma nella norma... ma qualche giorno fa ho provato una strana sensazione, forse chiamata Saudade.
Ho conosciuto molta gente quest' anno, forse é stato l' anno più "prolifico" in quanto a pubbliche relazioni, e posso dire di aver fatto delle amicizie interessanti, delle più svariate origini e idee di vita, però ci manca qualcosa... sento comunque la mancanza di quel contatto con gli amici di una vita, o almeno, di quelli con cui hai condiviso tanti rospi ingoiati e momenti felici... così, dopo una conferenza su Skype della durata di 4 ore con alcuni amici della montagna, ho provato una specie di shock... ero un pò sconvolto. Durante la chiamata tutto bene, contento di sentirli, era tanto tempo che non parlavamo più, ma normale insomma... poi a notte inoltrata mi sveglio dal sonno e comincio a pensare a quanto realmente mi manchi quel feeling che si ha con le persone con cui sei cresciuto... quell' allusione che solo voi conoscete, quella battuta bruttissima che fa ridere tutti... insomma, un' amicizia costruita nel tempo, quella cosa così preziosa che ti fa sentire in famiglia. Eh, già, forse mi manca anche quella.
Ho proprio bisogno di tornare a surfare.

01 settembre 2011

Momenti da godere fino in fondo

La giornata tipo di una persona normale, con un lavoro normale, una famiglia "normale" prevede una routine, fatta di cose belle e brutte, che lo portano pian piano a vedere il bicchiere spesso mezzo vuoto anziché il contrario.
In questa mia permanenza in terra "straniera" colma di momenti esagerati nel bene e nel male, ho imparato a guardare le cose con un' ottica più realista e forse più consapevole, valorizzando molto di più il quotidiano e facendomi spaventare un pò meno dal temuto futuro.
Non ho ancora capito come funziona il mio umore, sono un persona lunatica e sebbene mi ritenga una un ottimista, ho i miei buchi neri, e il mio lato selvatico che non mi fa sempre essere in pace con l' essere umano... però sto notando una cosa, da un pò di tempo a questa parte, sorrido di più.
Analizzando la mia vita cosa vedo... i soldi scarseggiano sempre, sempre meno serate a mangiar fuori, culturalmente non mi sento appagato, ma allo stesso tempo sarà questo nuovo lavoro, con la sua anomala routine, o la gente un pò più "disposta", o magari anche "solo" il clima, ma ultimamente sento un senso di benessere e un' energia positiva come poche volte nella mia vita.... ed il bello é che riesco a riconoscerla e a godermi questa sensazione. Ci sono dei momenti in cui distolgo l' attenzione da quello che faccio per pensare a quanto io mi stia sentendo bene in quell' attimo, di quanto sia fortunato... forse sto impazzendo.
Il mattino per me é fondamentale... mi aspetto sempre molto da un nuovo giorno che nasce, e dopo svariati tentativi professionali andati male, credo adesso di aver trovato un perfetto connubio tra lavoro e divertimento... per cui arrivo al lavoro, parcheggio la Poderosa, la incateno, varco prima la soglia della reception poi quella della sala dei professori e sfoggio un sorriso arricchito da un bel "Buongiorno". I miei colleghi, con una chiappa ancora a letto, alzano gli occhi e rispondono, sfoggiando un naturale sorriso e rispondendomi con le poche parole di italiano che conoscono... "Come stai?" "Eh italianoooo! Buongiorno!"... c'é chi solo sorride... e da lì nasce una qualsiasi iterazione amichevole... tutt' altra cosa rispetto a quell' ormai universale accoglienza... già ti svegli pregando che succeda qualcosa alla tua azienda... che ne so, un meteorite... entri smaronatissimo al lavoro, passi il badge, prendi fiato, liberi un "Buongiorno" e al tuo saluto una mandria di figh# incarognite ti rispondono guardandoti con un "che c@zzo c' hai da sorridere te!?".
Lì ti rendi conto che c'é qualcosa che non va.

22 agosto 2011

Shopping dipendenze

Inizio col salutare tutti coloro che sfortunatamente hanno finito le ferie, ben tornati... come alcuni di voi hanno notato anche io mi sono preso le mie, ma non sono state vere e proprie ferie, lontano dal lavoro... mi sono solo allontanato da internet, avevo bisogno di disintossicarmi un pò.
La fine dello scorso (e polemico) post era incentrato sul fatto di quanto i brasiliani siano potenzialmente ottimi clienti, ed é vero che se riesci a conquistare la loro fiducia non ti mollano così facilmente, e questa é una bella soddisfazione per chi vende... che dal canto loro però... fan venire due maroni così... ma vi sembra che io per comprare una cosa mi debba registrare? Purtroppo, non tutti, ma molti, hanno sta palla di tenere a registro i clienti, così ogni tanto ti chiamano e ti chiedono come stai e perché non ti fai più vivo in negozio, anche solo per fare due chiacchiere... e vabbé dai, ognuno si gioca le sue carte come può.
Chi non é mai venuto da queste parti noterà una predominanza di due tipi di commercio... quello delle scarpe e quello dei medicinali... é incredibile quante farmacie e negozi di scarpe ci siano... pensate alla via principale della vostra città o paese, quella più commerciale, come può essere via Emilia Centro a Modena, per esempio... immaginate di sostituire tutti quei negozi di abbigliamento con farmacie e negozi di scarpe... il risultato é un paradiso per ipocondriaci e scarpe-dipendenti.
Di tutto questo, però, la cosa che mi lascia ancora colpito sono gli sportelli dedicati ai finanziamenti... di fianco alle casse nei negozi di scarpe, vestiti, articoli per l' infanzia, accessori femminili... per tutti i prodotti si può scegliere di aprire un finanziamento e pagare un oggetto a rate... mi é capitato diverse volte di essere trattato come un "signore" solo per il fatto di voler pagare in contanti, qui non é tanto normale... tant' é vero che in quasi tutti i negozi il pagamento "a vista" (in soldoni) viene premiato automaticamente con un 5-10% di sconto... per cui se capitate da queste parti e volete comprare, che ne sò, una t-shirt in un negozio chiedete qual' é il suo prezzo con pagamento a vista, risparmierete qualcosa e con quei soldi vi fate una bella caipirinha in riva al mare.

08 agosto 2011

Brasile low-cost

Sarebbe bello fosse così... dico il Brasile... low-cost... non esiste più che "vado in Brasile ed apro un chiosco in riva al mare"... almeno che non si abbiano belle risorse economiche e nessuna grande aspirazione nella vita, beh allora così sì, potrebbe funzionare.
Vado diretto al punto, il Brasile é caro, é caro "arabito" come si dice dalle mie parti, e non lo dico pour parler, e finalmente, dopo aver persino litigato per questa mia tesi, esce finalmente un articolo di un giornale locale che mi sostiene con numeri e fatti.
La rivista in questione si chiama Veja ed é una specie de Il venerdì o L' espresso, esce settimanalmente e tratta di un pò di tutto, dall' economia alle curiosità del mondo ecc. ed il numero in questione é il 44 (per chi volesse saperne di più).
Come tutti sanno, il caro vita si calcola considerando il gap fra entrate ed uscite prendendo in considerazione i beni primari, il resto diventa un plus.
Quello appena trascorso é stato un weekend di conti, quanto mi costa questo e quello, come fare per mettere da parte x senza pretendere y, magari diamo un taglio lì, non esageriamo qui... e salta fuori il problema... non si può far una vita "media" europea con uno stipendio medio brasiliano... i due concetti sono totalmente incompatibili... in quasi ogni ambito, si paga tutto di più, e quello che si paga di tasse farebbe ricredere molti italiani incarogniti per la nostra situazione attuale (che non é certo la migliore, é vero)... e si capisce perché la differenza tra classe media (che qua é un lusso) e classe "operaia" sia tanta, tipica caratteristica dei paesi più "difficili".
Proprio ieri ascoltavo una pubblicità per radio, la quale affiancava le parole lusso e classe media e faceva capire chiaramente come il medio qui é un lusso, é decentrato, non a portata di una persona "media"... e dire che proprio la media nazionale non é rappresentata da banchieri o petrolieri... ma possibile che così tante persone non sappiano il significato delle parole!?
C'é da dire che cliente brasiliano é fantastico, magari ne avessimo così in Italia... non hanno sta pippa dell' acquisto mirato: voglio una cosa - la compro... non ho i soldi - la compro a rate... ho già altri 5 mutui sulle spalle - al massimo non riuscirò a pagare ecchecc@zzo!
Da noi ci sono vari settori in crisi, tra i quali quello dell' auto, giusto? Dopo il calcio, lo sport preferito é il "cambialamacchinaunavoltaall'anno" e sapete quanto costa un' auto a queste latitudini? Una Fiat 500 base al cambio odierno costa più di € 27.000!!! Un paio di Nike arriva a costare fino a R$ 700 (più di € 300) e il salario minimo é di R$ 500 e rotti... ditemi ancora che il costo della vita é basso!

29 luglio 2011

Funk Brasileiro

Quando nel 2006 venni a conoscenza del gruppo brasiliano Bonde do Rolê, rimasi piacevolmente colpito per la particolarità del genere, ma, non conoscendo una parola di portoghese, l' unico aspetto che potevo considerare era quello musicale in generale.
Ora, a distanza di 5 anni dal mio primo approccio interessato verso questo paese, capisco qualcosa in più di portoghese, e posso dire di essere un pò più vicino alla cultura brasiliana... e mi ritrovo, spesso, ad ascoltare questa musica, ma al 90% delle volte come ascoltatore passivo.
La musica funk brasiliana é da distinguersi assolutamente da quella che noi italiani conosciamo universalmente come Funk, quello americano, per intenderci... é diversa come suono, come cultura, come contenuti culturali.
L' approccio di un gringo (ovvero l' extra-brasiliano) al funk de no artri é mediante il solito universale biglietto da visita, un gesto che chiama ancora una volta il sempre famoso ed indiscusso... c#lo brasiliano... infatti uno dei passi più caratterizzanti del ballo funk é lo scossone del bum bum, come lo chiamano da queste parti... ed é forse uno dei motivi principali per cui riesce ancora a sopravvivere senza crisi del settore.
Quando qui si parla di funk si parla di Rio de Janeiro, si parla generalmente di povão (il popolo, inteso come classe bassa), si parla di favela e casini tra polizia e traffico... e non mi riferisco a quello stradale... spesso, infatti, viene collegato e strumentalizzato affiancandolo solo ad aspetti negativi della società quali droga, traffico di armi, prostituzione... eh sì, non ha una fama invidiabile, ma quello che vi viene detto non vuol dire che sia sempre vero.
Il gruppo di cui parlavo all' inizio, Bonde do Rolê, era arrivato in Italia con una scanzonata Solta o frango e ancor di più con Marina Gasolina, dove Marina era proprio la vocalist del gruppo, attualmente ritiratasi in altri progetti musicali... i testi sono senza troppe pretese, anche grammaticali, e diciamo rispecchiano in parte il modo di parlare del consumatore funk, di chi vive la favela... i ritmi forse sono la cosa più attraente del genere.
Io, sebbene non sia molto a favore di esasperate sboccatezze linguistiche, trovo che ci siano canzoni divertenti, insomma ci son sempre delle cose interessanti in ogni tipo di cultura e così nel funk, ed é per questo che anche questo mi piace, preso a piccole dosi e non ai "milioni" di Watt come viene spesso proposto, é divertente ed aiuta a lasciarsi un pò andare!

26 luglio 2011

Un grande artista brasiliano: Seu Jorge

Finalmente, dopo troppo tempo di astinenza da show e concerti, arriva direttamente a "casa nostra" Seu Jorge... ecchic@zz' é!? direte voi... é uno dei migliori artisti brasiliani contemporanei, uno dei pochi che ancora riescono a farsi spazio tra tanta musica spazzatura... nazionale ed importata.
Lo show si é tenuto al Maria's, un famoso locale che si trova a pochi minuti da casa nostra, anche questo club devo dire che é molto ben fatto, e non fa per nulla rimpiangere la maggior parte dei club italiani.
Seu Jorge é un artista che si é fatto dal nulla, ha vissuto per anni in strada, senza un tetto, solo con la sua grande attitudine per la musica, un gran senso del ritmo e una vita molto combattuta, che ora fa conoscere ai brasiliani e speriamo non solo a loro, mostrando quanto non sia poi così lontano il mondo da dove viene.
Cantautore e musicista, interpreta un genere molto "tipico" del Brasile, includendo tutti quegli strumenti che identificano questa cultura... dalle percussioni, ai fiati, alla cuica.
Una nota totalmente a favore dei club e concerti ai quali ho assistito fino ad oggi qui, é che le persone sono molto più serene e tranquille di quelle che incontreresti in uno show medio italiano... niente fenomeni incarogniti, niente ca##ate della serie "toccami e sei morto"... aff@nculo quella gente, "sorridete un pò sfigati!"... qui tutti si godono il loro momento di divertimento, lontano dai problemi costanti della sopravvivenza quotidiana... e speriamo che almeno in questo non vi siano evoluzioni da primo mondo.
Posto un video... e un link di un altro che non mi é permesso aggiungere qua, tra l' altro girato in Italia e con 2 grandi guests: http://youtu.be/XwT2iiKeg1g

19 luglio 2011

Reality wow!

Butt-head: "Beavis, se ti parlo di Brasile cosa ti viene in mente?"
Beavis: "Eh eh eh, le figh#tte!"
Butt-head: "Che cogli#ne che sei..."
Beavis: "Va beh, allora... eh eh eh... i c#li... eh eh eh... il samba e... il calcio."
Butt-head: "Sei proprio un pirla... cosa c' entra il calcio col Brasile?!"
Beavis prende il telecomando, cambia canale, trova Multishow ed entra in "religioso" silenzio.
La tv brasiliana é in genere un pò diversa dalla nostra, per quanto incredibile possa sembrare, la qualità é decisamente più bassa, a meno che non ci si possa permettere una tv via cavo, allora lì la qualità migliora un pò. Uno dei canali a pagamento proposti é Multishow, fa parte della familia della Globo, l' equivalente della Rai da queste parti... e i format proposti sono solitamente "leggeri" e dedicati ad un pubblico mediamente giovane, tanta musica, sport, cucina e curiosità... e volete che non venga proposto un reality? Così "indispensabili" di questi tempi.
Ed é così che approda una variante de La pupa e il secchione, dico variante perché la differenza sta nel risparmio sui nerd per lasciare spazio solo alle donne... giovani e ovviamente... p@tacche.
Il format é il medesimo visto e rivisto: un certo numero di concorrenti, prove settimanali, feste e sorprese per scaldare gli animi delle concorrenti, e ovviamente, per i Beavis and Butt-head dall' altra parte dello schermo.
Le prove settimanali sono incredibili: si va dal cambio bikini alla lap-dance, dalla caccia alla chiave in piscina alla prova della mutanda e a quella della fragola... insomma grandi cose.
Ricordate il mio post sui c#li di svariati mesi fa? Beh di quei c#li lì se ne vedono in abbundanza.



13 luglio 2011

Cane o lupo

Ancora oggi non capisco chi sono, e spesso, ahimé, che cosa voglio dalla mia vita.
Sin da quando io mi ricordi, il mio modo di star al mondo é sempre stato particolare, così come il modo di interagire coi miei simili. Non riesco a capire bene il perché dei miei "momenti", ma mi sto rendendo conto che sto cominciando ad accettarli, senza più sentire la scomoda necessità di dovermi sforzare per "andar bene" in una certa situazione.
La mia mente va a corrente alternata, ho dei momenti in cui ho bisogno assoluto di compagnia... di parlare, di scherzare, di confrontarmi... e dei momenti in cui non ho voglia di sentir fiatare, dove il mio interesse per l' essere umano rasenta lo zero, momenti in cui viaggio per i fatti miei e mi godo il mio dialogo interno tra me e... l' omino del cervello (per citare un "fenomeno" televisivo di indubbia cultura).
In tutto questo mio essere fuori penso che vinca il mio lato lupo, quello un pò più solitario, quello che quando sono in mezzo alla gente, in effetti non mi fa essere presente per davvero... e insomma, vince la mia natura montanara.
E allora mi godo un pò il silenzio della notte.

08 luglio 2011

Freddo tropicale 1-0 Montanaro

Ore 7e20... apro gli occhi, appoggio il primo piede a terra, rimango seduto sul bordo del letto 2 secondi nell' attesa di trovare un buon motivo per non tornare sotto le coperte, litigo con il mio c#lo che non ne vuol sapere di alzarsi.
Metto l' accappatoio per affrontare i 12° casalinghi, vado in bagno e mi sveglio con l' acqua ghiacciata del rubinetto tipo brasiliano, ovvero che si f#tta il miscelatore caldo-freddo, meglio un' unica opzione eco-sostenibile... acqua fredda e sbrigati.
Questa é stata la settimana più fredda dell' anno, e spero di non dovermi ricredere, dove l' unico posto dove puoi stare naturalmente caldo é sotto le coperte.
I brasiliani dicono che non sono preparati per il freddo... penso che se lo ripetano da almeno X anni, e quando é ora di investire in "tecnologie" che potrebbero giovare in questo senso... niente... meglio spendere soldi in una birretta ghiacciata al bar.
Niente riscaldamento, né in casa né al lavoro né al ristorante... mi sento come in letargo, non ho voglia di uscire, per andare in un posto che non ti offre la base del comfort... a chi non piace mangiare al ristorante... in queste condizioni il cibo potrà essere anche fantastico, ma l' idea della masticazione per induzione da freddo non mi alletta.
Ieri in tv dicevano che eravamo a circa 6°C, e passavano una pubblicità di Sky dove dicevano che il freddo ha un suo calore, un suo fascino... sì... forse in quel mondo dove esiste il riscaldamento... e che puoi tollerare perché "tanto tra 5 minuti sarò in ufficio", al caldo... qua no... io vado al lavoro e rimango con la giacca... alla sera dopo cena mi godo un film ma con il copertone della nonna di 2 cm di spessore... e ancora sento un arietta bastarda che si infila giù per il "coppetto" e mi congela orecchie e naso.
Messaggio a tutti i viaggiatori: anche il clima del sud del Brasile é meraviglioso, ma di sti tempi é meglio venire preparati e con poche pretese... ma poi si sa, quando si viaggia lo spirito é un altro... si tende a trovare il positivo in un pò tutto... e non é forse per quello che quasi sempre torniamo con la solita frase "come sarebbe se mi trasferissi là per un pò di tempo..."?
Godetevi l' estate, va là!

03 luglio 2011

Surf senza onde

Mi sembra di aver capito che Maria Gadù sia "sbarcata" anche in Italia... mi fa piacere che possa essere condivisa anche da voi, miei cari amici.
Il video a seguire é un bel riassunto di alcune fantastiche sensazioni che meritano di essere vissute e, allo stesso tempo, una istantanea di semplice felicità, che uno sport come il surf (seppur alle prime armi) mi sta regalando in questa parte della mia vita.
Buona estate a voi, e buon freddo a me... mannaggia.
Um abraço

29 giugno 2011

Quanto grazie ti direi

La mente si sa, é folle, e viaggia senza fare il biglietto... per cui, quando é ora, parte.
Oggi, mentre pensavo alle foglie di alloro da mettere nella feijoada (pensa te!), non so perché ho cominciato a ragionare (incredibile!) sui comfort del nostro tempo in materia di comunicazione... ed ho subito pensato a Skype, questo insostituibile alleato scaccia-saudade.
Va bene, non me la menate con i discorsi del tipo "non sostituisce un contatto fisico" "vuoi mettere guardare una persona negli occhi" e cose del genere, é ovvio che la penso allo stesso modo, ma di sicuro per molti aspetti bisogna baciarsi i gomiti solo per il fatto che esista il caro e amato Skype.
Pensiamo solo a quanti soldi possiamo risparmiare... molti dei "vecchi" viaggiatori, anche solo di 15 anni fa, non si sarebbero mai sognati di avere un metodo tanto facile ed economico per comunicare con i loro cari, pur trovandosi dall' altra parte del mondo... e facevano una vita da matti per trovare una benedetta cabina del telefono... tiravano fuori dei kg di moneta e iniziavano a ingozzare quella scatola malefica.
Ho immaginato, seppur con un pò di pelle d' oca, di essere qua oggi con solo a disposizione i mezzi del "passato recente", per cui niente internet, blog, FB, Skype, niente cellulare e altre nuove irrinunciabili droghe legalizzate... solo il carissimo telefono fisso e la cabina telefonica, per non parlare della lettera scritta... sembrano passati secoli non é vero!?
Va là che abbiamo un bel c#lo!

25 giugno 2011

Festa Junina

Camicia a quadri, braghe rovinate, cappello preferibilmente di paglia, qualche punto nero in faccia e almeno un dente nero... se volete far parte di una festa Junina questo é quello che vi serve.
La mia prima festa Junina si é svolta qualche giorno fa nella scuola dove lavoro, ed era composta per lo più da studenti e professori... é stata un' ottima occasione per prendersi un pò in giro.
Ma cos' é la festa Junina?
E' una festa pagana, e questo si é capito, é legata a São João ed é nata per celebrare il solstizio d' estate... in Portogallo ovviamente, perché qua al contrario entriamo proprio nel bel mezzo dell' inverno... mannaggia!!!
Ad ogni modo, portata dai colonizzatori molti anni fa é diventata una festa molto sentita in Brasile, e quando si propone una festa da queste parti... col c@##o che ti dicono "adesso ci pensiamo"... si fa e basta.
I protagonisti sono i contadini, diciamo quelli un pò più poveri e indietro, di certo non i grandi fazendeiros, che di povero non hanno granché... per cui, si saccheggiano i vecchi bauli della nonna, e più sono ridicoli i vestiti e meglio é.
Un pò come nelle sagre paesane italiane, anche qua si mangiano e bevono prodotti tipici, quali pinhão, che é un mega pinolo a prova di stomaci forti, e il quentão una sorta di nostro vin brulé, ottimo per scaldare le prime notti fresche dell' anno... insomma una festa dove tutto é ão.

21 giugno 2011

Piedi che fumano

Già, dopo Toro seduto e Alzata con pugno, potrebbe nascere un nuovo "astro" indigeno, della tribù degli italiani emigrati in Brasile... suona bene... Piedi che fumano.
Da quando sono "sbarcato" da queste parti, uno degli aspetti della mia vita che più é cambiato é sicuramente il mio modo di muovermi, di spostarmi da un luogo ad un altro... ho cominciato a macinare km su km, e se é vero che camminare fa bene, siamo a cavallo... anzi a piedi.
Partendo dal fatto che mi ritengo fortunato per essermi liberato dalla dipendenza da automobile, spesso arrivo a casa, dopo il lavoro, con i piedi distrutti, che bruciano dai talloni agli alluci.
Per il 95% dei miei spostamenti, visto il temporaneo forfait della Poderosa, i miei piedi sono i protagonisti... devo fare la spesa vado a piedi, al lavoro vado a piedi, in spiaggia a piedi, a cena fuori a piedi... e le mie scarpe più scarse non reggono allo stress... ora, non dirò quali siano le peggiori scarpe per camminare perché non mi sento in diritto di fare pubblicità negativa, ma per quanto riguarda le mie migliori scarpe non smetterò mai di ringraziare le mie mitiche Camper... semplicemente fantastiche.
Ma diamo un pò numeri... tanto per cambiare direte voi... allora diciamo che se mediamente al giorno percorro 4 km e li moltiplico per 365... mi danno quasi 1.500 km all' anno! E poi mi chiedo come faccio a non ingrassare!?
Forrest Gump, mi fai una pipp@!

14 giugno 2011

Vôlei de praia

Fa un freddo orbo, sono le 8 e sebbene i tuoi occhi provano che sei sveglio, il tuo cervello sta ancora trasmettendo in bianco e nero... metti qualcosa, scendi in spiaggia per farti trasportare da qualche onda... ti fermi al solito chiosco della scuola di surf... aspetti, ma non arriva nessuno... ma trovi lo stesso il modo di tornare a casa tutto sudato e impanato dalla sabbia dai piedi alle orecchie, ma come c@zzo fai!?
Bella domanda, a volte le cose non funzionano, a volte le cose vanno come sempre avrei voluto... sono improvvisamente diventato milionario? No, non quelle cose...
Quando nel 2006 feci il mio primo viaggio in Sud America conobbi uno stile di vita molto diverso dal nostro, una passione ed un modo di fare libero, come sempre avevo immaginato di incontrare... e quello fu il primo amore per questo continente.
Poi si sa, la realtà non é sempre come si vorrebbe (anzi)... ieri mattina però, mentre tornavo a casa un pò deluso per la mancata lezione di surf, passo davanti ad un gruppo di persone che stavano giocando a beach volley e "getto" lì un' occhiata, catturato dalla voglia di divertirsi che trasmettevano queste persone.
Mentre il mio sguardo tornava a riallinearsi con la mia direzione, uno dei giocatori mi chiede di fermarmi a "fare" due tocchi con loro... ed io ovviamente accetto senza batter ciglio.
Quello che erano 2 tocchi son diventati un' ora a sgambettare come un matto per il piccolo campo da beach, ma quello che fa "cronaca" per me é stato questo invito... questa barriera che non c'é stata per uno sconosciuto che passava di lì con aria un pò persa.
Quante volte, guardando altri giocare, avrei avuto voglia di scendere in campo con loro!
Beh, sarà una c@zzata, ma questo semplice fatto mi rende ancora contento... felicemente colpito.

10 giugno 2011

Un montanaro in Facebook!

E' nata la pagina Facebook del Montanaro in Brasile!
Il parto é stato ieri mattina ore 15 locali... tranquilli, é stato poco travagliato e non é nemmeno servito un cesareo!
Adesso la pagina é lì... diciamo che sarà un modo Ao Vivo (Live) di "vivere" il blog... sapete com' é, uno si sveglia sparata la sua c@zzata e avanti cosi... farò del mio meglio per renderla più interessante possibile.
Enjoy!
Aproveitem!

08 giugno 2011

Il prof d' italiese

Mia madre, sin da piccolo, me lo ripeteva costantemente: "Fai il professore!".
Quando ad otto anni ti senti parlare di lavoro, di carriera, di quando sarai grande, ecc ecc. tutto ti sembra troppo lontano, non dai il minimo peso a tutte quelle parole... nella mia mente più che lo stipendio e le ferie c'erano Holly e Benji, la merenda delle 16 e le leggerezze con gli amici.
Se poi nell' adolescenza ti viene riproposta la stessa questione... ah beh... allora cambia... a quattordici anni un ragazzino medio non va molto più in là di un pensiero, ehm... diciamo che il chiodo fisso é ben diverso (del resto si dice che tiri più che un carro di buoi).
A ventidue, spesso i giochi son fatti o quasi... e nel mio caso avevo già scelto una strada professionale molto differente.
Poi capita che la tua vita cambia, mettiamo che ti trasferisci lontano da casa, un' altra cultura e le opzioni sono altre, fino a quel momento impensabili.
Ed é per questo che... dadaaaaaaaaaa... mi ritrovo a fare il professore d' italiano.
La cosa mi piace molto, son sincero, forse sino ad ora é il lavoro che in questo ultimo anno mi sta dando più soddisfazioni in assoluto, e pur non avendo esperienza in merito, ce la sto mettendo tutta e i frutti stanno arrivando.
Insegno italiano con un metodo specifico, collaudato dalla scuola da molti anni di esperienza nel campo, e passatomi con un pò di lezioni fatte un pò più di un mese fa.
Nessuna delle lingue "extra" che conosco, le ho imparate con un "metodo", se non con quello fatto di mille regole grammaticali e a volte discreti carichi di noia al seguito.
Qui invece si tende a fare in un altro modo... il "metodo" di cui parlo é il principio basilare dal quale tutto comincia e si sviluppa, ovvero... imparare una seconda lingua allo stesso modo in cui abbiamo imparato la nostra lingua madre, attraverso l' ascolto, la visione e la pratica di frasi ed esempi fatti, che incontriamo nel quotidiano.
Insomma, per me una bella scoperta!

04 giugno 2011

Ti ricordi di me?

Lontano da casa, dalla famiglia, dagli amici, immerso 24 ore su 24 in una lingua che non é quella della mia mente, se ne dovesse mai avere una.
Una delle prime cose "serie" che ho fatto al mio arrivo in Brasile, é stata l' iscrizione all' Aire, ovvero al registro degli italiani residenti all' estero... insomma, io voglio che Lei sappia che non sono scappato, che sono orgogliosissimo di essere italiano, e poi chissà, magari tra nemmeno tanto tempo ritornerò a casa, come se fossi solo stato in vacanza per un pò di tempo.
Iscriversi all' Aire dovrebbe tutelare i nostri diritti in diversi ambiti, tra i quali l' esercizio del diritto al voto.
Circa 10 giorni fa, mi arriva una busta dal consolato di Curitiba, che é quello di competenza per quanto riguarda la mia zona geografica, e, ignaro del motivo, inizio già a pensare male... ma perché quando ci arriva una lettera dalle "somme" istituzioni dobbiamo sempre pensar male?
Ok, lasciamo perdere.
Insomma, la sorpresa in cosa consisteva... era il "kit" per votare al Referendum del 12-13 giugno, comodamente da casa mia e con i miei tempi... sono rimasto a bocca aperta... posso partecipare persino ai Referendum! Pensa te... lei si ricorda di me!!!
Ho seguito tutte le istruzioni alla lettera... apri le schede, fai un segno sul Si o sul No, rimetti le schede dentro la busta piccola (in dotazione), ritaglia il tagliando elettorale (in dotazione) e, insieme alla busta piccola, caccia tutto dentro ad una busta grande (anch' essa in dotazione).
Tutto molto semplice.
Adesso però scopro che é stato cambiato il quesito sul nucleare... ok ma... adesso!?
Adesso c' é la possibilità che i voti di noi emigranti vengano annullati per impossibilità di ristampare le schede... ma porcaccia la miseria ma non potete dare una controllatina quando é ora invece di aspettare sempre gli ultimi giorni!?!?!?!?
Va beh, ad ogni modo mi sento soddisfatto, ho compiuto un mio diritto... e tengo le dita incrociate.

01 giugno 2011

São Francisco do Sul

Contrariamente a quel che si pensava, non abbiamo dovuto percorrere molti km, a poco più di un' ora e mezza da BC, si trova una delle città più antiche del Brasile, la più vecchia di Santa Catarina.
São Francisco é stato un porto molto importante, da qui infatti, migliaia di europei ricominciavano una nuova vita alla ricerca di fortuna lontano da casa.
In questo porto sbarcò anche il bisnonno di mia moglie, allettato da una terra tutta da scoprire e, a quel tempo, più tranquilla della più "movimentata" Germania.
Lo "stile" della città é portoghese-azzorriano (non so se si dice così), case basse, molto colorate e con grandi finestre... molte delle quali non molto ben conservate ma dal fascino intatto.
Per la cronaca... abbiamo alloggiato in un albergo molto carino, a 10 minuti dal centro, con vista sul mare, svegliarsi alla domenica mattina é stato meraviglioso.
Abbiamo visitato un paio di musei, uno dei quali é il museo del mare, il più grande del Brasile a dedicato ad imbarcazioni e vita di mare.
E adesso sotto con la prossima meta.

27 maggio 2011

Sì, viaggiare

Per il fine settimana in arrivo c'é in programma una gita fuori porta, é il nostro primo anniversario, e si potrebbe sparare alto... che ne sò, un giretto a Brasilia o Recife, ma visti prezzi e l' attuale momento finanziario, si punta ad una meta più accessibile... ma quale?
Se c' é una cosa che mi manda in "affanno" da quando vivo in Santa Catarina (ma ovviamente é un problema che riguarda almeno il 70% del pianeta) é che a 2-3-4-5 anche 6 ore di macchina, a parte i soliti 4 o 5 punti di interesse, non c' é niente... non un museo interessante, una c@zzo di mostra, un evento culturale che non siano gli "sbandieratori" di stic@zzi e fiumi di birra... niente, zero.
Io ci tengo sempre a far bella figura, forse é una cosa da italiano, cercare di portare la tua dolce metà in un bel posticino, esclusivo, dove ci si possa rilassare entrambi, senza snervarsi sempre per far filar lisce le cose... affinché tutto sembri perfetto... e con il "lusso" di poter staccare un pò la spina.
Regolarmente, quando ho voglia di mettere il naso fuori da BC, la domanda é sempre la stessa "E adesso? Dove possiamo andare?".
Curitiba fatta, Florianopolis fatta, Laguna e Garopaba viste, Blumenau basta... e poi?
Va bene, detta così sembra che non esista nient altro... non é così drammatico, ma il fatto é che un italiano "medio" é abituato a molto di più, se non altro ad avere un pò più di scelta culturale, che non sia andare a rinchiudersi in un maledetto centro commerciale... o rimanere a casa.
Mi rimetto alla ricerca... e alla fine lo so, sarà un bel weekend... due cuori e 'na capanna.
Abraço!