Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


08 febbraio 2012

Batti in aria le mani e poi falle vibrar...

Ogni popolo con una certa personalità ha un biglietto da visita universalmente riconosciuto, un bagaglio culturale che lo distingue ovunque vada e che attesta, al 100%, la sua appartenenza ad una determinata tribù.
Noi italiani, che abbiamo una storia immemorabile alle spalle, abbiamo molti punti fermi che ci distinguono al mondo là fuori, tra i quali: il cibo (dalla pizza alla pasta), la mafia, le auto sportive, il modo di vestire, il naso grande (eh già... io mica lo sapevo prima) ed altri ancora... ma la cosa secondo me più importante e distinguibile che ci caratterizza è il gesticolare, questa coreografia costante ed instancabile a supporto delle parole e dei sentimenti che vogliamo esprimere.
Non mi ritengo un "gesticolatore", però sembra che le persone notino questa mia innata maestranza nell' espressione... diciamo... "manuale".
Un detto molto famoso da queste parti dice che gli italiani sarebbero giunti in Brasile nemmeno con le navi, ma semplicemente parlando... mia suocera me l' avrà detto almeno una decina di volte.
Nella scuola di lingue dove lavoro siamo una quindicina di professori, la maggioranza dei quali insegna inglese, poi veniamo noi di italiano, spagnolo, francese e tedesco, ed è un ambiente che posso definire multiculturale, molti di noi sono stranieri o hanno vissuto in giro per il mondo... insomma, un ambiente molto stimolante.
Tra i miei alunni ho una ragazza che, oltre a studiare italiano, studia inglese con un collega irlandese, Adam, un ragazzo che vive qui da circa 6 mesi e con la classica "aplomb" inglese, anche lui con caratteristiche distinguibili a km di distanza.
Dicevo... questa alunna che studia con noi ci prende in giro entrambi per i modi esattamente opposti di comunicare... io quando parlo cambio varie volte il tono di voce e insieme gesticolo, e dall' altro lato Adam, il quale mantiene lo stesso tono per tutta la lezione, appoggia le mani sulla cattedra e le rimuove solo a fine lezione... insomma, sembriamo una barzelletta.
Mi ha incuriosito molto questo argomento, ed ho prestato attenzione a questa nostra italica caratteristica, ho trovato libri (tipo "come parlare italiano senza conoscerne una parola"), barzellette e addirittura applicazione per Iphone che evidenziano questa nostra curiosa qualità.
Penso che questa "mania" di muovere le mani faccia davvero parte della nostra cultura, ma in modo meno diffuso di un tempo, non siamo più così esasperati nei gesti... insomma... non siamo così differenti ai brasiliani, per esempio... come dire... beh insomma... dovrei gesticolare per farvelo capire!

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