Il rumore costante... le macchine con lo stereo a bomba, i vecchi camion che infestano le strade con i loro scarichi maleodoranti, i clacson che suonano ritmicamente... sembra che il caos sia voluto, come fosse un' esigenza salutare... per ricordare che c'é vita, che c'é impegno nel far crescere un paese così immerso dalle contraddizioni.Spesso mi rivedo, quando da bambino mi addentravo nei boschi vicino casa... quanto apprezzavo la voce delle mie montagne... il vento che accarezzava le foglie degli abeti e dei castagni... ahhh che saudade!
Quanta voglia di un pò di silenzio.
Ed é anche per questo che quando mi viene chiesto "ti piace il Brasile?" é difficile rispondere... soprattutto per uno come me, che non riesce a dare una risposta limitandosi ad un sì o un no.
Le scelte quotidiane non sono sempre facili, per chi é un pesce fuor d'acqua come sono io attualmente... orientarsi diventa un casino quando hai pochi punti di riferimento, e così ti affidi alla tua storia, alle tue percezioni.
Ad ogni bivio mi ripeto "Fidati di ciò che senti", e mai quanto ora sono convinto che la "sensazione" sia un aiuto divino, imparare a fidarsi di ciò che si sente é veramente una conquista in questa marea di macachi impazziti... il mio essere razionale non mi aiuta tanto quanto l'essere sensibile... questa é veramente la mia fonte di salvezza.
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